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(WSI) – Il professor Ferro Luzi aveva descritto così il suo parere trasmesso l’11 luglio: «Caro Frasca, mi vergogno un po’ ma francamente il tempo è stato minimo…». Intercettazione dell’11 luglio, ore 23.55: il Governatore sta per firmare. «Uomo dice a Frasca che si trova con il Governatore e chiede se hanno il numero di protocollo perché sono al limite. Frasca dice che il numero si può prendere solo dopo la firma. L’uomo dice che ci sarebbe il modo di prenderlo anche prima…».
Il topolino di Fiorani
Deposizione di Giovanni Castaldi, responsabile servizio concorrenza di Bankitalia. Pm Fusco e Perrotti: «Qui c’è la situazione del topolino che vuole mangiare l’elefante, ci sono contratti con Deutsche Bank e Paribas in cui mancano i pezzi… Le rammentiamo l’obbligo di dire tutta la verità». Castaldi: «Dopo la delibera Consob, questo fatto dei finanziamenti ai 18 soggetti ci sembrava particolarmente grave perché evidentemente non avevano funzionato i controlli interni… Questo è l’appunto del 16 giugno a Frasca: “allo stato non sembra possibile concedere la nuova autorizzazione…”».
Pm: «Frasca vi pose dei quesiti?» Castaldi: «Sì e i suoi dubbi sono tutti smentiti, tranne quello sul fare la revoca subito o attendere… Venerdì andiamo con Clementi da Frasca e gli diciamo che per noi è definitivo. Sabato lui lo trasmette al Governatore… Non ha espresso critiche però ha cominciato a fare annotazioni a matita. Allora gli abbiamo detto che noi insomma non pensavamo di discuterne il contenuto. Quindi Clemente chiude l’originale in cassaforte… Nel fine settimana ci sentiamo e Clemente mi dice c’è questo biglietto del Governatore…». Pm: «Ma non potevate chiedere chiarimenti? In queste carte con Deutsche, con Gp finanziaria… è un macello». Castaldi: «Per quanto mi riguardava non avevo motivo per allungare i termini». Pm: «Perfetto, questo mi interessava… L’ufficio legale dopo i pareri ha cambiato parere?». Castaldi: «No». Pm: «Quindi le uniche persone che dicevano qualcosa di diverso erano i tre professori non presenti alla riunione?» Castaldi: «Esatto». Pm:« C’era un motivo per fare l’autorizzazione prima di mezzanotte?». Castaldi: «Non lo so, non ho capito perché c’era la smania di darla in giornata… Dottore, noi abbiamo presentato una bozza di lettera negativa ed è uscita positiva…».
L’amico Consorte
Le intercettazioni di Frasca mostrano che il vertice Bankitalia dispensa consigli e discute della scalata a Bnl con Giovanni Consorte (Unipol), mentre si rifiuta di parlare con i banchieri spagnoli concorrenti del Bbva. 21 luglio, ore 21.07. Quesito di un funzionario a Frasca: è possibile parlare con Bbva? «Frasca dice che loro potrebbero dire che l’istruttoria è iniziata e di più non possono dire». Ma per Consorte è un’altra musica. 12 luglio 2005, ore 18.21. Gianni Consorte spiega a Francesco Frasca che i nuovi standard di bilancio (Ias) potrebbero creare difficoltà anche a Unipol. «Gianni gli dice che ha bisogno di lui.
Gianni gli riferisce che domani dovrebbero chiudere l’operazione con gli immobiliaristi e coloro che comprano sono Credit Suisse, Nomura e Deutsche Bank (4,99% a testa), poi comprano anche le cooperative (4%) e compra Opa collocandosi cosi al 27,12… Allo stato delle cose loro dovrebbero avere il 51,6 per cento. Gianni dice che stasera devono chiudere quattro cose, ossia il pool di banche capeggiato da Credit Suisse e Nomura sottoscrivono 4 miliardi di euro di fidejussione per lanciare l’Opa… Il secondo punto è che sono riusciti ad ottenere un aumento di capitale per 2,5 miliardi di euro e gli firmano anche 1,5 miliardi di euro del prestito subordinato… Poi il fondo Clessidra prenderà il 18% di Aurora. Gianni dice che ha appena parlato con il presidente dell’Isvap Giannini….
A un certo punto con Giannini si è arrivati a parlare del conglomerato finanziario: hanno fatto una simulazione al 31/12/2004 e il cui risultato ha dato un’eccedenza di 1,2 miliardi di euro… (Invece) utilizzando altri metodi non usuali, poiché non ci sono i decreti attuativi (gli standard Ias, ndr), loro al 31/12/2004 non avrebbero i margini… Gianni allora gli chiede se può andare avanti e Frasca gli dice che si deve attenere alla normativa che oggi è in vigore… Gianni gli suggerisce di chiamare il dottor Clemente e di dirgli tutto». Ore 19.01, Frasca per Consorte: Frasca dice che il Governatore voleva incontrarlo per capire bene tutta la struttura… Gianni gli riferisce che se è necessario scenderà domani aRoma per incontrarlo. Frasca gli chiede quali sono le banche interessate e Consorte gli riferisce che sono la Credit Suisse, Nomura e Deutsche Bank. Gianni dice che la Nomura mantiene le quote. Le banche italiane sono invece la Popolare Italiana, la Bp di Vicenza, la Cassa di San Vigeno e la Bp dell’Emilia. Frasca gli farà sapere dell’incontro con il governatore.
«Quello è uscito di testa»
13 luglio, ore 15.02. Telefonata di Consorte per Frasca. Consorte dice che dal Giappone hanno disco verde e che lui si è giocato il fatto che il governatore vede molto bene il loro ingresso, un posto in consiglio ecc. Gianni Consorte dice che dopo 30 minuti l’hanno richiamato e gli hanno detto che va bene… Gianni Consorte dice che alle 19 si vedranno da Frasca. 19 luglio, ore 16.40. Frasca chiede a Consorte della riunione del 21 aprile e quando avevano cominciato a parlare di Bnl perché il magistrato vuole tutte le date di Bnl. Consorte dice che l’argomento è iniziato a fine aprile / fine maggio, in quanto fino al 21 maggio avevano ancora l’1,97%. Consorte dice che su una rivista inglese autorevolissima è uscito che la Consob ha dichiarato che l’operazione fatta da Unipol è stata meticolosa e rigorosa. Consorte lo ringrazia e ridono. Ore 18.35. Un certo Enrico dice a Frasca che il presidente di Bnl è uscito di testa e minaccia azioni legali.
Strada di montagna per i pm
Nove luglio, ore 19.22. Frasca dice che il Governatore vorrebbe chiudere tutto lunedì pomeriggio. Marino dice che il provvedimento autorizzativo dovrebbe contenere una motivazione che dica che l’autorizzazione era per il 30 e che per il 30 giugno era tutto in ordine. Tutto ciò rappresenterebbe un aiuto per mercoledì per il Tar e potrebbe rappresentare una scappatoia per il collegio al fine di togliersi la patata bollente senza entrare nel merito.
20 luglio, ore 20.43. Sollievo per la sentenza del Tar. Frasca dice a Carlo che è stata una giornata positiva in quanto se la sentenza fosse stata negativa le cose sarebbero precipitate. Frasca dice che prima la procura di Roma andava su una autostrada a sei corsie mentre adesso ha una strada di montagna. Carlo aggiunge: «A parte diciamo, magari, che qualcuno si è un pochettino involontariamente agevolato…».
Frasca dice che il Corriere della Sera mette in prima pagina Prodi e non dà nessuna notizia del Tar, aggiungendo che è una cosa vergognosa.
Cristina: che marciume
14 luglio, ore 21.53. Frasca dice che Coppi domani andrà dal pg e da Toro per vedere come mai Milano si sta occupando della cosa e cosa c’entra. Frasca dice di averne parlato con il Governatore e che hanno pensato a delle cose.
19 luglio, ore 22.15, Fazio per Frasca. Frasca è a cena con i membri del Fondo monetario: dice di essere stato da Coppi e che ci sono delle cose abbastanza positive. Fazio gli riferisce che è stata approvata l’Opa (dal Tar), ma che la cosa non è ancora pubblica. Frasca dice che era ora. Fazio gli passa la moglie Cristina, che gli dice che questo marciume ha dell’indescrivibile. Lei gli ripassa Fazio. Frasca riferisce anche a lui che sembra che le Procure si prendano un po’ di riposo, in quanto stamattina c’è stato un duro scontro con il Procuratore generale che non aveva neanche capito la rilevanza di dare le informazioni sull’Opa mentre queste sono ancora in corso, e quindi stavano facendo un disastro di cui ne potevano essere responsabili e allora lui ha avuto paura. Domattina gli racconterà tutto.
22 luglio, ore 20.51. Frasca dice al Governatore che Cervone ha riferito che la Procura di Milano o di Chiasso, non ha capito, gli ha dato carte che allargano il concerto (a Ricucci) e questi fanno il provvedimento stasera. Il Governatore gli chiede che effetti ha. Frasca gli dice che è un disastro: probabilmente dovranno congelare i diritti di voto… Il Governatore concorda che è una cosa terribile, però aggiunge che loro non devono dare altre autorizzazioni. E Frasca conferma di no.
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