Ue, posti di lavoro vacanti in calo nel primo trimestre. Italia penultima per opportunità d’impiego
Il tasso dei posti di lavoro vacanti nell’Unione Europea, che esprime il rapporto dei posti di lavoro disponibili in rapporto ai posti di lavoro totali, è sceso dal 2,2 all’1,9% nel primo trimestre del 2020, avendo risentito dell’emergenza coronavirus; lo ha comunicato Eurostat.
Il Paese Ue che presenta più posti di lavoro disponibili è la Repubblica Ceca, seguita da Belgio e Austria. In coda alla classifica ci sono, nell’ordine, Bulgaria, Irlanda, Italia e Polonia.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.