Petrolio: prezzi tornano sotto $ 40. Scorte greggio Usa ai massimi storici
Tornano a scendere sotto la soglia dei 40 dollari al barile i prezzi del petrolio, estendendo così le perdite oltre il 5% della seduta di ieri, a causa dei massimi storici per le scorte di greggio statunitense e dei timori per la ripresa della domanda di carburante.
Intorno alle 11 italiane, i futures sul Brent cedono 8 centesimi, o lo 0,20%, a 40,23, dopo aver toccato i minimi di sessione a 39,47 dollari il barile e dopo aver perso ieri il 5,4%. I futures sul greggio Usa scambiano in ribasso di 15 centesimi, o dello 0,39%, a 37,86 dollari.
Secondo i dati pubblicati ieri dall’Eia, le scorte di greggio statunitense sono aumentate a 1,4 milioni di barili ai massimi storici. I prezzi sono quindi sotto pressione, nonostante il limitato sostegno proveniente da altri dati Eia, come il calo delle scorte di benzina.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.