Istat, deficit/Pil in deciso aumento nel primo trimestre
Il rapporto deficit/Pil dello stato italiano è salito al 10,8% nel primo trimestre, con un aumento di 3,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019.
L’incidenza dell’indebitamento sul Prodotto interno lordo “è sensibilmente aumentata” per “la riduzione delle entrate e l’aumento delle uscite”, ha scritto l’Istat.
La pressione fiscale è risultata in aumento di mezzo punto percentuale, pari al 37,1% mentre “le spese straordinarie per cassa integrazione guadagni e varie tipologie di indennità relative al mese di marzo”, hanno contribuito ad accrescere le uscite complessive delle amministrazioni pubbliche del 3,8% su base annua.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.