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Kim ha ridotto le apparizioni pubbliche dell’85%: le possibili cause

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Le voci che, lo scorso aprile, l’avevano dato per morto sono state smentite, ma qualcosa è sicuramente cambiato nella gestione dell’immagine di Kim Jong-un: le apparizioni pubbliche del leader supremo della Corea del Nord, infatti, sono drasticamente diminuite nel secondo trimestre di quest’anno.

Kim si è fatto vedere solo in 7 occasioni in questo periodo, contro le 46 apparizioni del 2019 o le 45 del 2018: un calo, insomma, del 85% circa.

Osservando le uscite ufficiali del leader nordcoreano negli ultimi tre mesi viene fuori uno schema abbastanza ricorrente: a distanziare un’apparizione dall’altra sono circa una ventina di giorni. A notarlo per prima è stata la testata specializzata in Corea del Nord, NK News.

E’ naturale interrogarsi sul perché di questo maggior riserbo, ma, come sempre nel caso degli affari interni della dittatura socialista, restano sospese solo alcune ipotesi. La prima è che Kim Jong-un si sia ammalato.

“Immagino che probabilmente sia malato e che probabilmente stia ricevendo cure”, ha dichiarato a NK News il dott. Fyodor Tertitskiy, professore all’università Kookmin, “è l’unica spiegazione logica … Dovremmo ricordare che ha saltato la visita al Mausoleo del 15 aprile, e non lo avrebbe fatto se non avesse avuto delle ragioni molto serie”.

Una seconda possibilità è strettamente collegata alla pandemia del coronavirus, ufficialmente assente dal territorio della Corea del Nord. Kim, tuttavia, sarebbe il primo a dimostrare con il suo comportamento l’infondatezza della versione ufficiale dei fatti – sono in pochi, infatti, ad avere dubbi sul fatto che il Covid-19 si arrivato anche a Pyongyang.
Il leader nordcoreano, pertanto, potrebbe aver deciso di ridurre drasticamente i suoi appuntamenti pubblici per ripararsi dalle occasioni di contagio.