Generali fissa target S&P 500 nel range 3.200–3.350
Gli analisti di Generali fissano la valutazione del S&P 500 entro fine anno nel range 3.200–3.350.
“Per la valutazione dell’indice S&P 500 ci basiamo sul metodo dell’average risk premium riscontrato nel secolo scorso e sui dati del sito Shiller, restingendo i periodi considerati a quelli di bassa inflazione. Per definire il valore obiettivo valutiamo sia dati di consensus, sia nostre attese proprietarie e, a seconda delle ipotesi, otteniamo le seguenti valutazioni coerenti con il premio al rischio di lungo periodo. In particolare, l’utilizzo di stime per i prossimi 12 mesi al posto di quelle correnti aggiunge circa 450 index point al livello target dell’indice S&P500.
Utilizzando un rischio inferiore del 25% anziché del 40% (percentuale della deviazione standard storica aggiunta al premio per il rischio medio per motivi di cautela), l’obiettivo S&P aumenterebbe di altri 360 index point.
Un rischio più basso del 25% è giustificato secondo noi dalla riduzione dei rischi esogeni da metà marzo e, soprattutto, dal miglioramento delle condizioni finanziarie attraverso uno straordinario sostegno delle politiche sia fiscali che monetarie. Il risultato è che l’indice statunitense, nelle circostanze attuali, potrebbe assestarsi al valore di circa 3.300 punti entro un anno, soprattutto grazie ai bassi tassi reali a 10 anni” spiega Michele Morganti, Senior Equity Strategist di Generali Investments.
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Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.