Il Decreto Rilancio è legge. E’ stato convertito in legge il DL 34/2020 previsto dal governo per fronteggiare l’impatto economico della pandemia da Covid-19 con una serie di misure per imprese, partite iva e famiglie. Vediamole nel dettaglio
Superbonus al 110%
Il decreto ora legge introduce il superbonus al 110% per una serie di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile. Nel passaggio al Senato si prevede l’applicazione dell’agevolazione per gli interventi realizzati sulle seconde case, escluse abitazioni di lusso, ville e castelli mentre potranno usufruirne i proprietari delle villette a schiera. I tetti di spesa detraibile variano in base al tipo di abitazione. Il superbonus è in vigore dal 1° luglio e vale fino al 31 dicembre 2021 ma di fatto chi ha intenzione di iniziare i lavori deve ancora attendere le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e i decreti attuativi del Mise.
Bonus vacanze
Per le famiglie con Isee non superiore a 40.000 euro il provvedimento prevede un credito d’imposta utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per i pagamenti di servizi turistici sul territorio nazionale. Il bonus, pari a un massimo di 500 euro per nucleo familiare, è usufruibile per l’80% come sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore del servizio, il restante 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi della famiglia. Ad oggi però sono molto poche le strutture che accettano il bonus.
Reddito di emergenza
Sostegno straordinario al reddito rivolto ai nuclei familiari in condizione di necessità economica che, durante il lockdown, non hanno avuto accesso alle altre misure di sostegno previste dal Decreto Cura Italia. Le domande di accesso al Rem devono essere presentate entro il mese di luglio 2020. Il Rem è riconosciuto ai nuclei familiari residenti in Italia se in possesso dei seguenti requisiti: – un reddito familiare nel mese di aprile 2020 inferiore al beneficio Rem; – un valore ISEE inferiore a 15.000 euro; – un valore del patrimonio mobiliare familiare riferito al 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20.000 euro. Il Rem però non verrà erogato se in famiglia sono presenti titolari di pensioni dirette o indirette (ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità), titolari di rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore alla quota Rem, percettori di Reddito di cittadinanza
Tra le altre misure si segnala il bonus auto che prevede incentivi fino a 3.500 euro per chi acquista un’auto Euro 6, sconto IMU fino al 20 per cento a condizione che chi paga utilizzi la domiciliazione bancaria, vale a dire l’addebito direttamente sul proprio conto corrente.