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(WSI) – E’ stata una giornata convulsa, oggi, per il governo e la Casa delle Libertà. Nell’arco di ventiquattro ore l’esecutivo perde e sostituisce Domenico Siniscalco con il vicepremier Giulio Tremonti (che incassa il decreto di nomina del Quirinale e parte per Washington a rappresentare l’Italia al Fondo monetario internazionale) e ‘sfiducia’ il Governatore della Banca d’Italia, mentre la Cdl ufficializza, tramite Marco Follini, che non sarà necessariamente Silvio Berlusconi il candidato premier del centrodestra nel 2006. Un grande compromesso per superare l’impasse provocata dalle dimissioni del professore torinese che però non sembra aver risolto i problemi della coalizione, visto che a quanto pare su Fazio e sulla premiership la Lega è “pronta alle barricate”.
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Il nome del vicepresidente del Consiglio come candidato per la poltrona di via XX settembre inizia a circolare nel pomeriggio, ma la svolta arriva dal direttivo di An. Gianfranco Fini si dice “lieto” per un eventuale ritorno di Tremonti, ma pone a Berlusconi una condizione: che il presidente del Consiglio ritiri la fiducia dell’esecutivo al Governatore Antonio Fazio. E al termine del vertice, che sancisce la nomina del nuovo responsabile dell’Economia, per la prima volta Silvio Berlusconi prende posizione esplicitamente contro il Governatore: la presenza di Fazio “non è più opportuna, non è compatibile con la credibilità nazionale”.
La Lega, però, si mette di traverso. “Su Fazio Berlusconi ha espresso valutazioni personali”, dichiara il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli. E in serata c’è anche il distinguo di Giovanardi: le parole di Berlusconi non hanno valenza giuridica.
Ma anche l’Udc esce allo scoperto: durante il dibattito alla Camera sulle dimissioni di Siniscalco, il segretario Marco Follini chiede a Berlusconi di non perdere questa occasione per “rimettere la maggioranza su una linea di maggiore capacità di competizione e di migliore servizio al Paese”. E, a fine giornata, affonda il colpo: Berlusconi non è il miglior candidato premier possibile, dichiara il segretario dell’Udc, chiedendo le primarie del centrodestra, alle quali il partito centrista presenterà un proprio candidato. Il presidente del Consiglio si dice “d’accordo per discutere su un sistema per trovare il miglior candidato possibile”.
Sabato, la prima prova per capire se la ritrovata unità sarà duratura. I leader della Casa delle Libertà si troveranno a Reggio Calabria per discutere le questioni che oggi sono state accantonate: riforme costituzionali, legge elettorale e Finanziaria.
Intanto il neoministro dell’Economia, dopo aver visto il presidente Ciampi è volato a Washington per partecipare alla riunione dell’Fmi dove troverà un vecchio nemico, lo “sfiduciato” governatore Antonio Fazio.
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