Dalle pellicole fotografiche alla produzione di farmaci generici. Già in crisi da tempo, Kodak, pioniere della fotografia, cambia pelle. E si lancia in un settore del tutto nuovo grazie, quello del pharma, che appare particolarmente redditizio in tempi di pandemia.
La conversione di Kodak, il cui business tradizionale è da tempo in crisi, sarà aiutata da un prestito governativo da 765 milioni di dollari concesso grazie al Defense Production Act, il programma che consente a Washington di ordinare o promuovere attività considerate indispensabili.
Grazie al finanziamento, l’ex leader della fotografia produrrà ingredienti per farmaci generici, inclusa l’idrossiclorochina promossa da Donald Trump come rimedio per il coronavirus .
La straordinaria operazione ha scatenato un’impennata del titolo del gruppo a Wall Street, dove ieri in chiusura ha segnato un aumento fino al +400% circa.
“Abbiamo una lunga esperienza nella chimica, ben oltre 100 anni” e l’infrastruttura della societa’ “ci consente di procede rapidamente”, afferma una nota della società.
Fondata nel 1888 e con sede a Rochester nello stato di New York, Kodak ha inventato la macchina fotografica digitale nel 1975, non è mai riuscita a capitalizzare sulla sua invenzione e ha chiesto la bancarotta nel 2012.
Oggi ha meno di cinquemila dipendenti dopo che nei decenni passati era un leader tecnologico con 145.000 lavoratori. Nel 2012 la crisi l’aveva anche spinta in amministrazione controllata.