Non tutte le ciambelle riescono con il buco. È quello che deve avere pensato questa mattina a Oslo Harald V, re di Norvegia guardando alla performance registrata nella prima metà dell’anno dal suo “Government pension fund global“, il più grande fondo sovrano al mondo.
Secondo quanto reso noto dai gestori attraverso un comunicato il fondo sovrano norvegese, attivo dal 1996, ha registrato nella prima metà del 2020 un rendimento negativo del -3,4% . Questo equivale a una perdita di 188 miliardi di corone (circa 17,9 miliardi di euro).
Guardando nel dettaglio le performance delle diverse asset class detenute in portafoglio emerge che la componente azionaria ha registrato una flessione del -6,8%. Gli investimenti in asset non quotati hanno perso l’1,6%, mentre gli investimenti obbligazionari hanno reso il 5,1%. La quota azionaria ha risentito del forte calo registrato dal comparto finanziario e petrolifero nonostante i principali titoli in portafoglio Microsoft, Apple e Amazon abbiano recuperano ampiamente le perdite registrate nel crollo di marzo.
In merito alla prospettive per la seconda metà del 2020 “anche se i mercati si sono ripresi bene nel secondo trimestre, stiamo ancora assistendo a una notevole incertezza”, ha precisato Trond Grande, deputy Ceo della Norges Bank Investment Management.
Al 30 giugno 2020 il fondo aveva un patrimonio di 10.400 miliardi di corone (oltre 1.000 miliardi di euro), di cui il 69,6% era investito in azioni, il 27,6% in obbligazioni e il restante 2,8% in asset non quotati. Il Government pension fund global aveva chiuso il 2019 con un utile record di 180 miliardi di dollari.