Pil Ocse: calo senza precedenti nel secondo trimestre (-11% annuo)
Calo segna precedenti per il Pil della zona Ocse nel secondo trimestre: in termini reali, è stato registrato un calo del -9,8%.
Lo rende noto l’organizzazione di Parigi sulla base delle stime provvisorie precisando che si tratta del calo più ampio mai registrato per l’area ed è sensibilmente inferiore al -2,3% registrato nel primo trimestre del 2009, al culmine della crisi finanziaria.
Su base annua, la diminuzione del Pil per l’area Ocse è stata del 10,9% nel secondo trimestre del 2020, dopo il calo dello 0,9% nel trimestre precedente.
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Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola