Dopo aver chiuso in rosso dall’inizio della settimana, i mercati azionari americani hanno ritrovato la via dei rialzi ed hanno chiuso la seduta in leggero progresso. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.05% a 10.292, l’S&P500 lo 0.37% a 1.195, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.30% a 2.090. Negativa tuttavia, la performance settimanale dei principali indici. Il Dow Jones e l’S&P500 hanno perso entrambi il 2.6%, il tecnologico Nasdaq ha ceduto il 2.8%.
A riportare il buonumore tra gli investitori e’ stato il rapporto sull’occupazione che, nonostante abbia indicato una perdita dei posti di lavoro, si e’ rivelato nettamente superiore alle attese degli analisti. Nel mese di settembre, l’occupazione nel settore non agricolo negli Stati Uniti e’ diminuita di 35 mila unita’, segnando il primo calo in piu’ di due anni. Il consensus del mercato era per un decremento ben piu’ accentuato pari a 150 mila unita’.
Non sono stati comunicati maggiori dettagli sul numero di posti persi a causa degli uragani Rita e Katrina, ma dal rapporto e’ emerso che la maggiore perdita e’ stata registrata nel settore manifatturiero e retail. Il tasso di disoccupazione e’ salito al 5.1% dal 4.9% fatto segnare ad agosto.
Alcuni analisti rimangono molto scettici sul fatto che il dato rappresenti la situazione reale, soprattutto in luce degli ultimi dati che hanno evidenziato un aumento delle richieste per nuovi sussidi di disoccupazione.
Per Peter Cardillo, chief market analyst di S.W. Bach, l’ultimo rapporto sull’occupazione potrebbe non rispecchiare I dati relativi all’impatto dei due uragani Rita e Katrina, ma sicuramente sottolinea l’elevata capacita’ di recupero dell’economia Americana. Dello stesso parere e’ il Segretario del Tesoro Usa, John Snow, il quale ha confermato che i numeri rilasciati in giornata sottolineano la forza dello stato economico.
Il fatto risveglia le paure di un incremento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve che, nell’arco della settimana, ha fatto intendere in un proseguimento della politica monetaria restrittiva, iniziata ormai da un anno e mezzo. Al momento i tassi a breve sono al 3.75% ma potrebbero superare la soglia del 4% gia’ entro la fine dell’anno.
Per quanto riguarda gli altri dati in calendario, si sono rivelati sostanzialmente in linea con le attese sia le scorte di magazzino all’ingrosso (cresciute dello 0.5% contro un consensus dello +0.4%) che il credito al consumo, attestatosi a quota $4.9 miliardi (consensus $5 mld). Entrambi i dati fanno riferimento al periodo di agosto.
Nel comparto energetico, il petrolio ha recuperato parte del terreno ceduto negli ultimi giorni. Il contratto future con scadenza novembre ha chiuso in rialzo di 48 centesimi, a quota $61.84 al barile. Pesante, tuttavia, la performance settimanale pari ad una perdita di quasi il 7%, dovuta principalmente ad un rallentamento della domanda per i prodotti petroliferi (leggi l’articolo a riguardo).
Passando alla cronaca societaria, General Electric ha continuato a beneficiare del fatto che i risultati del prossimo trimestre si collocheranno nella parte alta del range previsto. Nella giornata di giovedi’, la conglomerata industriale ha anche rivisto al rialzo le stime per il 2005. Il titolo e’ avanzato di oltre il 2%.
Bene anche Caterpillar ed Exxon Mobil. In rialzo pure la farmaceutica Merk, dopo che la societa’ ha annunciato risultati soddisfacenti nello studio di un nuovo farmaco contro il cancro cervicale.
Le societa’ del Dow Jones che hanno chiuso in maggiore ribasso, invece, sono Verizon, McDonald’s, Coca Cola e Boeing. Sulla prima va detto che la Commissione Europea ha autorizzato l’acquisizione del gruppo telecom MCI.
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Tra le altre notizie si segnala il calo di Research In Motion, societa’ di infrastrutture network meglio nota per la produzione del Blackberry. Una corte d’ appello ha respinto la richiesta dell’ azienda di contestare una precedente decisione dei giudici secondo cui il palmare, viola i diritti di licenza della concorrente NTP. Il titolo e’ stato sospeso dalle contrattazioni per eccesso di ribasso.
Sugli altri mercati, l’euro ha perso leggermente terreno sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2122. In rialzo l’oro. Il future con scadenza dicembre e’ avanzato di $2.70 a quota $477.70 all’oncia. In rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.37% dal 4.39% di giovedi’. Ricordiamo che lunedi’ il mercato dei bond restera’ chiuso per la ricorrenza del Columbus Day.