Società

GEMINA,
C’E’ ARIA DI OPA

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(WSI) – Visto da un osservatore esterno, nulla appare meno casuale di quello che sta accadendo in Gemina. Non è casuale che una banca olandese metta insieme un pacchetto di poco inferiore al 9% del capitale, perché in queste circostanze c’è sempre un mandante degli acquisti, soprattutto se nel frattempo le quotazioni sono volate (da gennaio Gemina ha guadagnato il 173%).

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Non è casuale, per le stesse ragioni, che anche Deutsche Bank stia appollaiata su un pacchetto di altri 19 milioni di titoli (il 5,1%), che hanno evidentemente, se non vogliamo usare il termine di committente, lo stesso destinatario. Ed è anche assai probabile che quel destinatario, vale a dire la Save, essendo la società che gestisce l’aeroporto di Venezia e avendo come ragionevole obiettivo la società che gestisce l’aeroporto di Fiumicino (Adr), abbia avviato qualche pour parler con gli australiani di Macquarie, che di Adr possiedono oltre il 44 per cento.

Inoltre, non è fantasioso ipotizzare che la Save abbia qualche puntello all’interno del patto di sindacato che regge Gemina: Generali, per esempio, che è azionista di Finint, finanziaria vicina a Save nella partita. Ma con ogni probabilità anche Salvatore Ligresti. Tant’è che i Romiti hanno cercato alleati per rompere l’assedio, e li avevano forse già trovati nel fondo Clessidra.

Siamo, insomma, nel bel mezzo di una storia di scalatori e di scalate, di quelle che fanno inorridire il nuovo establishment del capitalismo italiano (i vari Abete e Montezemolo) ma che, disgraziatamente, fanno parte del mercato.

In tutta questa vicenda, tuttavia, brilla per assenza la Consob di Lamberto Cardia. Eppure di interrogativi su quanto sta capitando ce ne sarebbero parecchi, e non solo su chi concerta cosa: basta rilevare l’andamento anomalo del titolo. Ma Cardia tace, e peraltro non da oggi visto il rispettoso silenzio osservato nelle vicende di casa Agnelli (Merrill Lynch-Exor).

Forse è ancora provato dalla caccia estiva ai furbetti del quartierino. Forse è offeso perché la Finanziaria di un ingrato Tremonti, visto il suo impegno contro Fazio, gli ha tagliato i fondi. O forse perché, quando scoppia una faida tra poteri forti e semi-forti, prima di schierarsi è meglio pensarci non una ma cento volte. E se alla centesima la partita è chiusa da un pezzo, tanti auguri al vincitore.

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