Società

MATRICOLE:
TAMBURI E ANIMA
TOP DELLA CLASSE

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(WSI) – Una pagella per le matricole d’autunno. Tamburi e Anima sono i primi della classe, seguiti dai «distinto» meritati da 3 Italia e Apulia Prontoprestito. Le altre cinque debuttanti ai nastri di partenza (Caleffi, Safilo, Kerself, Eurotech ed Eurofly) prendono, con i distinguo che vedremo, giudizi almeno sufficienti.

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CorrierEconomia ha chiesto ad alcuni money manager ed analisti di esprimere con un voto da 1 a 5 (1 è il minimo, 5 il massimo) un’opinione articolata su alcune caratteristiche fondamentali che accomunano tutte le società candidate alla quotazione. La febbre dei collocamenti, infatti, è piuttosto alta. Nel 2005 il listino è salito di circa il 12% e si sono già visti sette sbarchi in Piazza Affari. Chi è appassionato di debutti, però, non dovrebbe mai sottoscrivere sparando nel mucchio.

Prospettive del settore di appartenenza, qualità del management, solidità patrimoniale della società, vantaggio competitivo sono le quattro variabili da non perdere d’occhio.
Ecco perché CorrierEconomia le ha fatte votare, una per una, dagli esperti. La media dei quattro parametri conduce al voto finale. Vediamo dunque qual è stato il filo del ragionamento sulle prospettive delle società di maggiori dimensioni.

«Mancano storie di società leader assolute nel proprio settore», afferma Mauro Vicini , direttore di Websim . «La capacità del management insieme alla solidità dei conti dell’azienda sono le due variabili che pesano maggiormente nel giudizio complessivo su di un nuovo collocamento», sostiene il gestore di Banca Ifigest Roberto Lottici . In particolare Anima, fondata e guidata da Alberto Foà , e Tamburi investment partners , la creatura di Giovanni Tamburi e soci vengono premiate per la qualità dei capitani che sono anche padri delle due società (voto sul parametro specifico superiore a 4). Mentre 3 Italia, controllata dalla Hutchinson Whampoa e guidata da Vincenzo Novari , arriva a 4.

Il voto generale più alto (3,9) spetta a Tamburi che si appresta a varare un’operazione da 70-100 milioni di euro. La buona promozione è frutto della media tra giudizi lusinghieri oltre che sul management anche sulla solidità (4,5) e sulle prospettive di settore (4,1) della società specializzata in consulenza per operazioni di fusione e acquisizione tra aziende. Tamburi ha significative partecipazioni di minoranza in società quotate e non quotate (private equity ) ed è un caso unico in Italia: nel suo azionariato figurano un centinaio di famiglie imprenditoriali.

«Le prospettive della società sono buone, tanto più che il denaro raccolto con il collocamento servirà a finanziare operazioni di più ampio respiro e a diversificare in nuove aree di business», afferma l’amministratore delegato di Leonardo sgr Giovanni Fiocchi . L’operazione, tutta in aumento di capitale, è mirata quindi ad aumentare il cabotaggio e il ventaglio delle attività. Tra cui potrebbe spuntare anche la consulenza per il segmento più sofisticato del private banking, le banche di famiglia (Family office).

Anche Anima (3,7 la pagella complessiva) vince per solidità (4,2) e prospettive di settore (3,2). «Ha dimostrato una capacità di raccolta straordinaria e il management ha saputo creare un marchio dotato di notevole riconoscibilità», nota Gianpaolo Rivano , gestore del comparto small cap di Gesti Re sgr . Ma secondo il gestore occorre che i sottoscrittori (l’offerta partirà il 17 ottobre prossimo) stiano attenti a quanto verrà valutata la società in sede di collocamento. le stime più alte arrivano a 600 milioni. Più basse sono invece quelle prese in considerazione da Mario Spreafico , direttore investimenti di Bank Nord che oscillano tra i 200-300 milioni. «La società vende i suoi prodotti a realtà molto differenziate che non sono legate ad obiettivi di profitto immediato», osserva Vicini.

Mentre Spreafico solleva qualche dubbio proprio sull’efficacia del modello di distribuzione dei prodotti «perché l’assenza di una rete di vendita propria può limitare la capacità di crescita».

La società di telecomunicazioni 3 arriva terza con un 3,3. «Il delisting di Tim può favorirla: sarà l’unica società di telefonia mobile quotata in Italia», afferma Lottici. Secondo il gestore un collocamento a un livello di prezzo pari a trenta volte gli utili «non sarebbe eccessivo, visto l’alto potenziale di sviluppo dell’azienda. Che conta ormai 4,5 milioni di clienti, tre dei quali acquisiti nel corso dell’ultimo anno».

Infine tra i nuovi collocamenti di una certa dimensione c’è Safilo (voto medio complessivo 2,7, vale a dire poco sopra la media che è 2,5). Un gruppo specializzato nell’occhialeria di alta gamma che nel primo semestre del 2005 ha fatturato 562,3 milioni di euro. «Visto il buon momento attraversato dai titoli del lusso, Safilo potrebbe seguire i trend di Luxottica», afferma Rivano. Un giudizio non condiviso da Spreafico, secondo cui se il rapporto prezzo/utili di Luxottica è pari a 32 volte, «quello di Safilo dovrà essere molto più basso».

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