Un milione e seicento mila euro. E’ questa la somma perduta dalla persona di cui sto per raccontarvi la storia. Lei si chiama Carla (il nome è di fantasia, visto che non desidera essere riconosciuta).
Fa l’imprenditrice e qualche mese fa ha venduto la sua azienda. All’inizio di giugno Carla attratta dalla crescita di molti dei titoli legati al settore tecnologico decide di aprire un conto con una piattaforma di trading.
Sul conto versa 90mila euro. E’ il modo per passare un pò di tempo cercando di arrotondare le entrate.
Carla, sollecitata e solletica dall’idea di facili guadagni, comincia ad operare con continuità. La sua giornata è scandita dalle aperture dei mercati europei e poi da quelli americani segue anche ciò che accade in Asia.
Ormai, come già accaduto a molti, la sua diventa quasi un malattia. E le cose vanno bene. Così si spinge sempre oltre. Utilizza titoli a leva e la leva, supportata anche da altri versamenti le permette di far crescere il suo tesoretto fino a 450mila euro. Dovrebbe accontentarsi.
Ed invece, vittima di se stessa continua a vivere in un loop senza fine che la porta a vendere e comprare, scommettere e rischiare operazioni sempre più ardite.
E’ così che arriva il primo crollo. In pochi giorni il conto arriva a zero. Da 450mila a zero. Carla è disperata, non sa darsi pace. Ma la pace le arriva da uno stimolo ricevuto proprio dai gestori della piattaforma di trading che aveva catturato la sua attenzione (il nome non può essere divulgato in quanto c’è un’inchiesta in corso).
Sono loro ad offrirle i soldi per ripartire. Le accreditano sul conto 20mila euro (la prima grossa anomalia della strana vicenda), le assicurano che potrà operare sempre meglio, che con le loro strategie e prodotti recupererà presto quanto aveva perduto. Così Carla versa altri soldi.
Ed effettivamente comincia a riguadagnare a piene mani. Il conto cresce, per i suoi versamenti ma soprattutto per i guadagni generati dalle operazioni (ci saranno mai state ci chiediamo noi?) che lei continua ad effettuare.
Tutto corre nella direzione giusta fino a che…fino a che operazioni errate riportano il conto a ZERO. Puntualmente, la disperazione è lenita da una nuova offerta fatta dai gestori del trading. Questa volta sul conto le arrivano 50mila euro.
Il gioco riprende, il castelletto sale, i depositi pure, Il ciclo si completa, per la terza volta, come i precedenti.
Stavolta non arriva nessuna transazione di risarcimento.
Carla nel frattempo ha perduto UN MILIONE E SEICENTO MILA EURO. E’ disperata. Si rivolge ad avvocati e psicologi nel tentativo di trovare una soluzione (che probabilmente non troverà mai) sia al danno economico subito, sia al danno emotivo.
La storia è di questi giorni. La racconto perchè sia di ammonimento a chi legge, perchè se qualcuno si riconosce in questa storia si fermi per tempo, perchè se qualcuno si riconosce in questa storia denunci tutti prima di perdere tutto.
Racconto questa storia, perchè come già scritto è arrivato il momento di dire BASTA, di mettere un punto a certe situazioni.
Proprio due giorni fa la Consob ha oscurato ben 11 siti fraudolenti, come potete vedere dal bollettino ne sono stati oscurati 279 in poco più di un anno.
Ma chi ne parla? Quale telegiornale? Quale giornale? Quale trasmissione iper-informata? Quale banca sta facendo da gran cassa, quale istituzione finanziaria, quale ministero? Già ma questo è periodo di campagna elettorale bisogna parlare d’altro…
Noi abbiamo deciso di farlo. E continueremo a farlo. Ad informare quanta più gente possibile a cercare di salvare chi come “Carla” per seguire una chimera si ritrova con la vita distrutta.
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