Complice la crisi causata dal Coronavirus, il mercato italiano delle quattro ruote ha subito una batosta senza precedenti. Secondo quanto diffuso recentemente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le immatricolazioni nei primi sette mesi del 2020 sono state 516.000 in meno, con una flessione del 42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E’ anche vero, però, che nonostante le auto immatricolate siano state di meno, è stato rilevato comunque un boom delle elettrificate, in particolar modo ibride e ibride plug-in.
A confermare che per le auto elettriche si registra un maggiore interesse ci ha pensato Ecoverso (ex GAI – Gruppo Acquisto Ibrido), associazione di acquisto solidale nata nel 2013 con l’obiettivo di acquistare in gruppo auto ibride ed elettriche e veicoli a basso impatto ambientale.
Attraverso il gruppo, nel bimestre luglio e agosto 2020 sono stati acquistati oltre 100 veicoli a basso impatto ambientale (il +78% rispetto allo stesso periodo del 2019, a dimostrazione di come il mercato della mobilità sostenibile – dopo il lockdown – sia in positiva ripresa).
Tra le auto ibride o elettriche che, in questi mesi, hanno maggiormente attirato l’attenzione degli italiani vi sono la nuova Toyota Yaris Hybrid e l’elettrica Renault Zoe.
L’identikit dell’acquirente italiano
Ma chi è l’acquirente tipo interessato ad un’auto ibrida o elettrica? Secondo una recente analisi condotta sempre da Ecoverso, si tratta per l’81% dei casi di uomini di mezza età, infatti il 26% di questi ha tra i 35 e i 44 anni, il 35% ha tra 45 e i 54 anni e il 29% ha più di 55 anni. Dal punto di vista geografico, vivono prevalentemente nel Nord Italia (nel 75% dei casi), e nella maggior parte dei casi vivono nelle principali province della penisola come Milano (18%) e Roma (11%).
L’analisi di Ecoverso ha permesso inoltre di definire la posizione lavorativa degli acquirenti, con una posizione impiegatizia nel 50% dei casi e con titolo di studio tecnico (il 33% è laureato, di cui quasi la metà in ingegneria).
Interessante notare poi come il 62% del campione preso in esame sia appassionato di motori; mentre il 15% di questi faccia parte di un GAS (Gruppo d’Acquisto Solidale), condividendo quindi un approccio critico al consumo e sostenendo principi di equità, solidarietà e sostenibilità, in particolar modo per quanto concerne gli acquisti.
Gli ecoincentivi statali e locali disponibili ad oggi
Il decreto Agosto ha recentemente introdotto nuove integrazioni finanziarie e modifiche riguardo le tipologie di auto che possono usufruire degli ecobonus. Il decreto, che ha stanziato ulteriori 500 milioni di euro in incentivi, ha previsto 410 di questi per l’acquisto di auto elettriche, ibride e a motore entro certi limiti di emissioni e 90 milioni per le colonnine di ricarica per le auto elettriche.
Gli ecobonus, che si misurano in base ai grammi di CO2 emessi dall’auto in ciclo combinato secondo i parametri europei NEDC, sono riservati ad auto con prezzo di listino inferiore a 61.000 euro per quanto riguarda le auto elettriche, mentre per un prezzo di listino inferiore ai 40.000 euro per quanto riguarda le auto ibride.
“Fortunatamente il mercato delle auto ibride ed elettriche è in lenta ripresa, e dopo un momento di fermo quasi totale – in fase di lockdown – stiamo registrando un trend in crescita, basti pensare al fatto che solo negli ultimi due mesi abbiamo venduto oltre 100 auto ibride ed elettriche, particolar modo Toyota e Renault – raccontano Luca dal Sillaro e Gianalfredo Furini, soci fondatori di Ecoverso – Il vantaggio di comprare attraverso un gruppo di acquisto solidale permette di ottenere uno sconto ulteriore rispetto al prezzo di listino, senza considerare il fatto che sommando ecoincentivi statali e locali si possono superare i 15.000 euro di sconto, una cifra sicuramente non indifferente e in grado di fare una sostanziale differenza nell’economia quotidiana di una famiglia italiana media.”