Nei primi sei mesi dell’anno la raccolta netta delle reti di consulenti finanziari è stata pari a 22,4 miliardi di euro; nonostante la pandemia da Covid-19 ed il periodo di lockdown, i volumi di raccolta realizzati aumentano del 30,4% rispetto ai risultati dei primi sei mesi del 2019, coinvolgendo sia il comparto del risparmio gestito (+38,0%) sia la componente amministrata (+25,8%) del portafoglio.
“Nei primi sei mesi abbiamo affrontato e superato un importante ‘stress test’ raggiungendo risultati particolarmente positivi in senso assoluto; abbiamo iniziato la seconda parte dell’anno consapevoli del ruolo trainante e di armonizzazione assunto dalla nostra industria nel sostenere domanda e offerta nel mercato del risparmio” ha dichiarato Paolo Molesini, presidente di Assoreti.
Secondo quanto reso noto da Assoreti a questo risultato hanno contribuito quasi in egual misura entrambi i trimestri, con 10,8 miliardi di euro realizzati nel periodo aprile-giugno nel quale le scelte di investimento si sono concentrate sui prodotti del risparmio gestito (8,8 miliardi di euro).
Gli investimenti effettuati sulle gestioni patrimoniali, collettive e individuali, e sugli strumenti finanziari amministrati hanno privilegiato la componente azionaria di portafoglio.
La componente risparmio gestito
Le dinamiche di crescita evidenziate da Assogestoni si ritrovano nell’attività di raccolta realizzata con i fondi comuni pari a 2,5 miliardi di euro (103 milioni nel primo semestre 2019), e sulle gestioni patrimoniali individuali, sulle quali sono state investite risorse nette quasi quadruplicate e pari a 1,8 miliardi di euro (477 milioni nel primo semestre 2019).
Positivi ma in flessione i flussi sul comparto assicurativo/previdenziale (4,5 miliardi). Determinanti i risultati ottenuti in relazione agli organismi di investimento collettivo del risparmio che nel secondo trimestre raccolgono risorse nette (4,9 miliardi) superiori a quanto realizzato nell’intero 2019.
Assoreti rileva inoltre il crescente il gradimento mostrato nei confronti delle gestioni patrimoniali individuali con una raccolta netta (1,3 miliardi) più che raddoppiata in termini congiunturali e tendenziali, mentre i volumi di attività realizzati sui prodotti assicurativi e previdenziali (2,6 miliardi) si mantengono in territorio positivo ma con andamenti contrastanti nel confronto con i periodi di riferimento.
L’amministrato cresce nel secondo trimestre
Nei primi sei mesi la raccolta in titoli messa a segno dai consulenti finanziari è stata pari a 7,2 miliardi di euro (+57,2%) e più della metà è realizzata nel secondo trimestre dell’anno (4,8 miliardi). La liquidità netta confluita su conti correnti e depositi si attesta a 6,3 miliardi con un incremento contenuto del 2,6%.
Gli importanti volumi di raccolta realizzati nei primi tre mesi dell’anno, e in particolare a marzo, sono parzialmente compensati dai flussi in uscita tra aprile e giugno dai conti di deposito, per effetto del processo di riposizionamento delle risorse liquide presenti in portafoglio (-2,8 miliardi) al fine di cogliere opportunità poi effettivamente manifestatesi già nel secondo trimestre.