L’Opec abbassa le stime sulla domanda di petrolio per 2020 e 2021
L’Opec ha tagliato le sue prospettive per la crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2020 e nel 2021, poiché le ripercussioni della pandemia Covid-19 potrebbero durare più del previsto.
Il cartello dei Paesi esportatori di petrolio nel suo rapporto mensile ha affermato che la domanda globale di petrolio si contrarrà di 9,5 milioni di barili al giorno a 90,2 milioni di barili, rispetto alla sua precedente stima che aveva previsto un calo di 9,1 milioni di barili al giorno.
A pesare sono state le performance più deboli per l’Asia (Cina esclusa) e in particolare in India.
Per il 2021, la domanda asiatica resterà debole secondo l’Opec. ù
L’Opec ha affermato che la domanda mondiale di petrolio potrebbe crescere di 6,6 milioni di barili al giorno a quota 96,9 milioni di barili nel 2021, circa 400.000 barili al giorno al di sotto della sua previsione precedente.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.