Ocse: Pil Italia 2020 fanalino di coda del G7
L’Ocse rivede al rialzo le stime del Pil italiano, prevedendo una caduta meno profonda per quest’anno, ma anche un rimbalzo meno vigoroso il prossimo. Il dato 2020, contenuto nell’Interim Economic Outlook, è il peggiore tra i big industrializzati e il terzo peggiore nel G20, dopo Argentina e Sud Africa.
L’Ocse stima il calo del Pil dell’Italia quest’anno a -10,5%, 0,8 punti in meno rispetto al -11,3% indicato nel rapporto di giugno. Per il 2021 le attese puntano ora a +5,4% da +7,7%, con una revisione di -2,3 punti, che è la più ampia tra i maggiori Paesi.
Tutti i big industrializzati registrano un rialzo delle stime per il 2020, cosi’ come un taglio per il 2021. In particolare il Regno Unito, che nell’Outlook semestrale di giugno era la ‘maglia nera’ con un Pil a -11,5% quest’anno, dovrebbe invece registrare -10,1%, lasciando quindi all’Italia il ruolo di ‘fanalino di coda’ nel G7.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.