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Vendita Borsa Italiana: Euronext, CDP e Intesa in trattativa esclusiva

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Borsa Italiana si prepara a trasferirsi da Londra ad Amsterdam. Questa mattina  Euronext e CDP Equity hanno avviato una trattativa esclusiva con l’attuale azionista di controllo, il London Stock Exchange, per l’acquisizione di Borsa Italiana insieme con Intesa Sanpaolo. Lo ha annunciato Euronext in un comunicato.

Nel caso la trattativa abbia successo, prosegue la nota,

“l’aggregazione proposta tra Borsa Italiana ed Euronext creerebbe un operatore leader nei mercati dei capitali dell’Europa continentale. Questo progetto di trasformazione posizionerebbe il nuovo gruppo per realizzare l’ambizione di proseguire nella creazione dell’infrastruttura dell’Unione dei mercati dei capitali in Europa, sostenendo al contempo le economie locali”.

Euronext, che ha la sua sede operativa ad Amsterdam, gestisce borse valori regolamentate in Belgio, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo. Con quasi 1.500 società quotate, per un valore di 3.800 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato a fine giugno 2020, Euronext vanta un gruppo di blue chip senza precedenti e una solida e diversificata base di clienti nazionali e internazionali. Euronext è anche il più grande centro di quotazione del debito e dei fondi a livello mondiale.

Euronext, Italia primo contributore per ricavi

L’Italia, attraverso Borsa Italiana, diventerebbe il principale contributore in termini di ricavi del gruppo Euronext post aggregazione.

In qualità di nuovo Paese rilevante all’interno del modello federale di Euronext, l’Italia sarebbe presente con propri rappresentanti italiani a livello della governance di gruppo di Euronext, fra gli azionisti di riferimento, nel Supervisory Board, nel Managing Board e nel College of Regulators (Collegio dei Regolatori) che vigila sulle attività del gruppo Euronext.

Aumento di capitale in vista

Qualora le trattative dovessero portare al completamento dell’operazione, e nel quadro della partnership siglata l’11 settembre 20201, CDP Equity e Intesa Sanpaolo entrerebbero a far parte dell’attuale gruppo di Azionisti di Riferimento a lungo termine di Euronext, attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato, con l’acquisizione da parte di CDP di una partecipazione in linea con quelle detenute dai principali azionisti di riferimento di Euronext e avendo inoltre un rappresentante nel Supervisory Board di Euronext.

Consob nel Collegio dei Regolatori di Euronext

Un secondo candidato italiano verrebbe proposto come membro indipendente del Supervisory Board e diventerebbe il Presidente del gruppo risultante dall’aggregazione. Consob sarebbe invitata a far parte del College of Regulators (Collegio dei Regolatori) di Euronext, diventando parte dell’attività di supervisione dell’entità risultante dall’aggregazione, pari passu con gli altri regolatori europei, con una presidenza a rotazione semestrale.

L’attività di vigilanza diretta di Borsa Italiana rimarrebbe invariata, consentendo a Consob e Banca d’Italia di continuare a regolare direttamente le attività di Borsa Italiana.

Il CEO italiano di Borsa Italiana entrerebbe a far parte del Managing Board di Euronext. Il CEO di MTS si unirebbe al Managing Board esteso, insieme agli altri leader delle grandi business unit e delle principali funzioni centrali di Euronext, assumendo responsabilità dell’attività di fixed income trading per l’intero gruppo.

Roma e Milano sedi delle attività chiave

Le attività chiave e le funzioni centrali del nuovo gruppo avrebbero sede a Milano e Roma.  Nel caso in cui le parti siglassero accordi vincolanti, qualsiasi transazione potenziale dipenderà dall’esito dell’esame della operazione riguardante Refinitiv da parte della Commissione europea e dal closing di tale transazione in conformità con le sue condizioni, e sarà soggetta all’approvazione degli azionisti di Euronext, alle approvazioni regolamentari, oltre che ad altre condizioni abituali.