Nome: information fatigue syndrome;
bersagli: manager, piloti d’ aereo, chirurghi; effetti: ansia,
ulcera, confusione; rimedio: una segretaria efficiente.
C’ era gia’ un vecchio e dimenticato proverbio (diceva piu’ o
meno: il troppo storpia) a metter sull’ avviso, ma oggi e’ la
scienza a dirci che esiste una malattia persino per la troppa
informazione.
Il settimanale della Stampa ”Specchio” dedica
alla questione una inchiesta, nel numero in edicola domani, e
spiega che la ”malattia da troppa informazione” miete vittime
soprattutto tra i manager, colpisce piu’ gli uomini che le
donne, piu’ chi vive in aree metropolitante e ha un’ eta’
compresa tra i 40 e i 60 anni.
I ricercatori hanno scoperto che negli ultimi 4 anni il mondo
ha prodotto piu’ informazioni che nei precedenti 5000 e citano,
ad esempio, che una sola copia domenicale del New York Times
”contiene piu’ informazioni di quelle in cui si imbatteva nel
‘700 un uomo medio in tutta la vita”.
Tra le reazioni causate
dalla malattia da eccesso di notizie c’ e’ un calo di interesse
verso la televisione e i quotidiani, mentre sembra salvarsi il
Televideo ”che fornisce un’ informazione essenziale, piatta e
asciutta”. Si torna all’ antico quanto ai rimedi: una brava
segretaria o un collaboratore efficiente, insomma qualcuno che
faccia da filtro. Oppure, dicono gli esperti ”non dedicare piu’
di due ore nell’ arco della giornata all’ informazione”