*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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La sessione di oggi si e’ aperta pressoche’ in ribasso. Texas Instruments (TXN) ha pubblicato risultati superio alle attese, ma ha fatto commenti non positivi per il prossimo trimestre. DuPont
(DD) e Lexmark (LXK) hanno invece fornito risultati inferiori alle stime. I.B.M. (IBM) ha annunciato un riacquisto di azioni per $4 miliardi.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 12 punti a 10372, Nasdaq e’ in lettera di 10 punti a 2105 e l’S&P500 sta perdendo 4 punti a 1195.
Si stanno distinguendo in negativo i settori linee aeree e semiconduttori.
L’indice VIX si trova al livello di 14.78. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -700. I volumi sul NYSE sono di 691 milioni di titoli scambiati.
L’indice Dow Jones ha chiuso a quota 10385, tornando cosi’ al di sopra del limite inferiore dell’area di distribuzione compresa tra 10350 e 10700. Come avevamo sottolineato qualche giorno fa, la forte volatilita’ delle scorse sessioni e’ da attribuirsi alla ricerca da parte del mercato di cambiare direzione: in questo caso da un trend ribassista ad uno rialzista.
Nel frattempo, il livello di ipervenduto del mercato e’ sceso a solo –1.8, dopo aver toccato –6.8 il 13 ottobre.
TRADING OPERATIVO:
Ieri pomeriggio, abbiamo applicato una stop loss su LDIS chiudendo la posizione con una perdita di circa il 9%.
Questa mattina abbiamo aperto una nuova posizione rialzista su Motorola (MOT). Al momento il titolo sta scambiando in ribasso dell’1% circa.
Tra le nostre posizioni, SWIR e’ invariato, mentre SONS sta perdendo il 2.7%.
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DA QUI ALLA CHIUSURA:
Questa sera dopo la chiusura, le societa’ di Amazon (AMZN), Flextronics (FLEX), Silicon Image (SIMG) e Ultra Petroleum (UPL) tra le altre, pubblicheranno i risultati trimestrali.
Domani mattina, sara’ pubblicato il dato sulle scorte di greggio.
POSIZIONI RIALZISTE:
LDIS (APERTA IL 12/9 A $6.99; CHIUSA IL 24/10 A $6.30; PERF –9.87%)
SWIR (APERTA IL 28/9 A $11.04; ATTUALE $10.15; PERF –8.06%)
SONS (APERTA IL 19/10 A $4.70; ATTUALE $4.6; PERF –0.85%)
MOT (APERTA IL 25/10 A $4.70; ATTUALE $20.78; PERF –0.10%)
BORSA: EFFETTO-BERNANKE NON REGGE, INDICI USA IN CALO/ANSA
L’ effetto-Bernanke, legato cioé alla nomina del successore di Alan Greenspan al timone della Federal Reserve, è durato a Wall Street lo spazio di una seduta e gli indici di riferimento del mercato azionario statunitense sono tornati oggi ancora una volta negativi, a conferma della situazione di estrema difficoltà in cui si dibatte la Borsa da inizio anno.
Il ribasso odierno è stato innescato dal calo a sorpresa della fiducia dei consumatori ad ottobre, scesa a 85,0 contro le aspettative degli economisti, che si attendevano un recupero dopo il dato già deludente di settembre. Più che altro, peraltro, questa statistica ha rappresentato un pretesto ulteriore per alleggerire le posizioni dopo il rialzo deciso di ieri, in quanto già in mattinata – prima che venisse divulgato il dato elaborato dal Conference Board – i futures giravano al ribasso sui mercati europei.
Le vendite sono state favorite anche dalle indicazioni negative venute da alcune società di punta, come Texas Instruments, che in Borsa perde 1,91 dollari, a 29,01 dollari. L’ azienda – che è il maggiore produttore di processori utilizzati nella telefonia mobile – ha previsto infatti per il trimestre in corso un utile per azione di 39-43 cents, contro una media di 41 cents messa in conto invece dagli analisti di Thomson Financial.
Le indicazioni venute dal calo della fiducia dei consumatori si sono in ogni caso riflesse sull’ andamento dei titoli di società che operano prevalentemente sul versante dei prodotti di largo consumo. E’ il caso fra gli altri di RadioShack, uno dei maggiori canali di vendita di prodotti elettronici, che arretra di 76 cents, a 22,26 dollari. Oppure di EBay, la maggiore asta online, che a sua volta flette di 1,89 dollari, a 37,53.
Sull’ andamento odierno della Borsa ha pesato inoltre anche il fatto che il prezzo del greggio ha ripreso a salire, superando i 61 dollari, a 61,47 sul mercato di New York. Per il resto, di rilievo invece la performance positiva di DuPont, dopo che il gruppo chimico ha annunciato un’ operazione di buy-back, cioé di riacquisto di azioni proprie, fino a cinque miliardi di dollari fra la fine dell’ anno e l’ anno prossimo. Oltre a questo, DuPont ha riportato un utile trimestrale superiore alle previsioni. Il titolo di conseguenza sale del 2,4% a 40,56 dollari.
Fra i titoli che hanno deluso maggiormente il mercato, Lexmark (stampanti) perde il 5,5% a 40,11 dollari, dopo la presentazione dei conti trimestrali. Sempre in tema di trimestrali, va invece bene International Paper, il colosso cartario che guadagna l’ 1% a 28,7 dollari, nonostante che per il trimestre in corso il gruppo abbia preannunciato un andamento inferiore rispetto al terzo ‘quarter’. Poco variata infine IBM, -0,2% a 83,3 dollari, dopo l’ annuncio di un’ operazione di buy-back fino a quattro miliardi di dollari.
Attorno alle 18.30 ora italiana l’ indice Dow Jones perde lo 0,12% a 10.372,43 punti, il Nasdaq composite lo 0,49% a 2.105,46 e lo S&P 500 lo 0,34% a 1.195,29.