Istat mette sigillo ai dati 2019: Pil rallenta a +0,3%, su pressione fiscale
L’Istat mette il sigillo ai dato macro del 2019. In particolare lo scorso anno la crescita del Pil un è stata dello 0,3% a fronte di un incremento dello 0,9% nel 2018. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è sceso nel 2019 a -1,6% dal -2,2% del 2018, invariato rispetto alla stima pubblicata ad aprile.
In aumento sempre nel 2019 anche il dato sulla pressione fiscale. Nel 2019 le entrate totali delle Amministrazioni pubbliche sono aumentate del 2,9% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sul Pil pari al 47.
La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 42,4%, in aumento rispetto al 41,8% dell’anno precedente.
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.