In attesa del ‘game changer’, ovvero il vaccino, che per Paola Toschi arriverà non prima della primavera, sarà l’andamento dell’epidemia a guidare le Borse. E i tecnologici rimarranno fino ad allora il tema a cui guardare
Sarà ancora il Covid a determinare l’andamento dei mercati finanziari, così come lo ha determinato fin dagli albori del 2020. Non è una buona notizia, di sicuro, visti gli sviluppi negativi che già con l’approssimarsi dell’autunno si sono registrati in Europa. I picchi di contagio in Francia, Spagna e Regno Unito hanno riportato al centro delle discussioni dei responsabili politici il lockdown (in Gran Bretagna e Spagna giù parzialmente restaurato) in un momento in cui la ripresa economica appare già in difficoltà.
In attesa di un vaccino contro il Covid
Una notizia buona, o sarebbe meglio dire una speranza, c’è ed è naturalmente affidata alla realizzazione di un vaccino che, secondo Paola Toschi, market strategist di J.P.Morgan AM,
“porterà a un ribilanciamento a favore dei settori che quest’anno sono stati più penalizzati: viaggi, hotel, automobili, trasporti, immobiliare”.
Fino ad allora, e Toschi aspetta l’arrivo del vaccino non prima della prossima primavera, si navigherà a vista con i titoli tecnologici che sapranno arginare la discesa registrata nelle ultime settimane:
“Pensiamo che i temi legati alla tecnologia e al distanziamento sociale continueranno ad alimentare la divergenza tra settori. Anche se i big tech sono più soggetti a possibili ritracciamenti, il loro valore è testimoniato anche dall’aumento delle stime di utili. Ci troviamo in una situazione ben diversa da quella che avevamo nel 2000”.
Tecnologici, evitare sovraesposizioni
Dunque, spazio ancora ai titoli della tecnologia in portafoglio ma con maggiore prudenza, per evitare sovraesposizioni a chi ha già corso molto e per essere pronti a cogliere l’eventuale ribilanciamento.
Per portare acqua ai mercati finanziari rimane fondamentale il contributo delle banche centrali e Paola Toschi è certa che non mancherà:
“Non c’è alcun dubbio che saremo in uno scenario di tassi molto bassi ancora a lungo. La Fed ha messo in campo stimoli eccezionali e adesso ha cambiato l’obiettivo di inflazione, facendo capire che utilizzerà la forward guidance alla stregua di un whatever it takes”.
La Banca centrale europea, secondo la market strategist di J.P.Morgan AM, non tarderà a rispondere, anche in virtù di un rafforzamento dell’euro sfavorevole alle esportazioni.
“La Bce è più attendista – spiega Toschi – ma entro fine anno è possibile qualche intervento sui tassi. Il capoeconomista di Francoforte Philip Lane ha sollevato la preoccupazione per la forza dell’euro”.
Presidenziali Usa, difficili i pronostici
A poco più di un mese dall’election day è inevitabile gettare uno sguardo anche sulla contesa per la presidenza degli Usa, che vede affrontarsi Joe Biden e Donald Trump, due candidati accomunati solo dall’età avanzata.
“Trump ha recuperato terreno rispetto a Biden nei sondaggi, per quanto questi si siano dimostrati molto inaffidabili nelle ultime tornate elettorali. Negli swinger states, gli stati indecisi, Trump appare in vantaggio solo in Florida mentre in Michigan, Pennsylvania, Arizona, North Carolina e Wisconsin sembra prevalere Biden. Il peggiore esito per le elezioni sarebbe una maggioranza diversa tra Camera e Senato che renderebbe più difficile l’attuazione dei programmi elettorali”.