La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici in netto calo, appesantiti dai preoccupanti sviluppi su General Motors, dai dati macroeconomici contrastati e dal recupero del petrolio. Il Dow Jones ha ceduto l’1.11% a 10229, l’S&P500 l’1.05% a 1178, il Nasdaq, infine, e’ arretrato dell’1.73 a 2063.
Il colosso automobilistico e’ finito sotto inchiesta da parte della SEC, l’organo di controllo delle borse americane, per irregolarita’ commesse nella valutazione degli asset dell’azienda, distorcendo la situazione reale del bilancio societario. A pesare sull’azienda sono stati anche alcuni rumors di richiesta al procedimento di amministrazione controllata, voci comunque prontamente smentite dal gruppo. Nella seduta odierna, il titolo e’ arrivato a perdere il 6.79%, risultando il peggior componente del Dow Jones.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti economici, e’ migliorata la situazione nel mercato del lavoro, ma hanno deluso i numeri sugli ordinativi e sul comparto immobiliare. Nella settimana conclusasi il 22 ottobre, le nuove richieste per sussidi di disoccupazione sono scese di 28 mila unita’ a quota 328.000. Il dato si e’ rivelato migliore del consensus del mercato che stimava in media un valore di 340 mila unita’.
Da una nota del Dipartimento del Commercio, si e’ appreso che, a causa di un calo delle richieste dei veicoli aerei, nel mese di settembre gli ordini di beni durevoli sono calati del 2.1%, contro una stima degli analisti che prevedeva una flessione del 2.1%. Ancora in espansione il comparto delle case, ma il valore complessivo di 1.22 milioni di unita’ relativo alla vendita di case nuove a settembre e’ risultato inferiori alle previsioni degli economisti che erano per un rialzo a 1.25 mln.
Pressione ai mercati e’ stata messa anche dal progresso dei prezzi petroliferi, con il contratto futures con scadenza dicembre avanzato di 49 centesimi a $61.09, dopo aver “giocato” con la linea di parita’ per l’intera seduta.
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Tra le societa’ che hanno comunicato i risultati trimestrali in giornata si e’ distinta in positivo Verizon, oggi la migliore fra le blue chip avanzata di circa lo 0.80%. Male invece il colosso petrolifero Exxon Mobil che, nonostante l’aumento dei ricavi, ha riportato utili inferiori rispetto alle attese. Il titolo ha ceduto oltre l’1%.
Una parentesi va aperta sulla trimestrale del motore di ricerca cinese (sul modello di Google) Baidu.com, comunicata nell’after hour di mercoledi’. I risultati si sono attestati ad un livello superiore rispetto a quello stimato, ma molti investitori puntavano su numeri piu’ convincenti da parte dell’azienda. Il titolo e’ arrivato a perdere fino al 15%, pressato anche dai commenti di alcuni analisti che ne hanno definito l’attuale valutazione “sopravvalutata ed insostenibile”.
Ricordiamo che nei minuti successive la chiusura dei mercati sara’ la volta della trimestrale di Microsoft. Le attese per la societa’ di Bill Gates sono per un EPS di 33 centesimi.
Sugli altri mercati, l’euro e’ in rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2135. In rialzo l’oro. Il future con scadenza dicembre ha chiuso in progresso di $2.60 a quota $475.60 all’oncia. In recupero, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.55%, dal 4.58% di mercoledi’.