Titoli di Stato, in attesa del Recovery Fund si preparano nuove emissioni
In attesa della iniezione di liquidità, che dovrebbe arrivare a partire dall’aprile del 2021 con il Recovery fund, le economie dell’Eurozona preparano le munizioni per i prossimi mesi sul mercato dei titoli di Stato.
In Italia, il Tesoro ha in emissione oggi fino a 8,25 miliardi di titoli a 4 (CCTeu), 5 e 10 anni.
Nel dettaglio, nell’emissione della prima tranche del BTp decennale, scadenza 01-04-2031, il Tesoro ha assegnato ad un prezzo di aggiudicazione di 100,13 l’intero importo offerto, pari a 4,5 miliardi, con un rendimento lordo in calo di 22 punti base allo 0,89%, ad un passo dal minimo storico dello 0,88% registrato nell’asta di fine settembre 2019.
Nell’asta medio-lungo di fine mese, il Tesoro ha anche assegnato ad un prezzo di aggiudicazione di 100,77 Btp quinquennali, scadenza 01-02-2026, per l’intero importo offerto, pari a 2,5 miliardi, con un rendimento lordo in calo di 22 punti base allo 0,35 per cento.
Infine, sono stati assegnati CcTeu a 7 anni, scadenza 15-02-2024, per un importo pari a 1,25 miliardi, con un rendimento lordo dello 0,11 per cento.
In attesa del Recovery Fund, Francia e Germania…
La Germania, dopo aver annunciato nei giorni scorsi che aumenterà le emissioni di 96,2 miliardi di euro nel 2021, ha comunicato ieri la politica di funding per il quarto trimestre.
Rispetto a quanto previsto a fine 2019, le emissioni saranno incrementate di 6 miliardi di euro (a 50,5 miliardi di euro), tra cui il collocamento di un nuovo green bond con scadenza 5 anni.
La Francia ha, invece, presentato la politica di emissioni di titoli di Stato per il 2021, che vedrà emissione lorde di titoli a m/l per 260 miliardi (in linea con il 2020) a fronte di 127,3 miliardi in scadenza.
Bce promette nuovi stimoli monetari
Sul fronte BCE, sono stati comunicati ieri gli acquisti relativi alla scorsa settimana. Il ritmo complessivo (APP + PEPP) è salito sui livelli massimi da fine giugno, con quasi 30 miliardi di titoli acquistati.
Gli acquisti di PEPP sono aumentati solo leggermente (16,72 miliardi di euro contro i 16,09 precedenti), mentre sono cresciuti in misura maggiore quelli di titoli pubblici, corporate e covered bond all’interno del piano APP.
La presidente, Christine Lagarde, nell’audizione al Parlamento europeo ha ribadito l’impegno della BCE ad aumentare gli stimoli monetari qualora fosse necessario, alla luce soprattutto della forte incertezza sulla ripresa economica dovuta alla situazione epidemiologica.