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WALL STREET: I LISTINI AMERICANI ESTENDONO IL RALLY

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Gli indici americani hanno archiviato la seduta in rialzo, ma lontani dai migliori livelli raggiunti a meta’ giornata. Alle buone notizie macroeconomiche e societarie, ha fatto da contralatare il marcato rialzo del petrolio, schizzato ai massimi giornalieri nelle ultime battute di scambi. Il Dow Jones guadagna lo 0.48% a 10522, l’S&P500 lo 0.43% a 1219, il tecnologico Nasdaq segna un rialzo dello 0.74% a 2160.

Nel terzo trimestre, la produttivita’ degli Stati Uniti ha registrato una crescita del 4.1% (dato preliminare). L’indicatore si e’ rivelato superiore alle previsioni del mercato che erano in media per un incremento del 2.6%. Il costo unitario del lavoro, un indicatore chiave sulle pressioni inflazionistiche, ha registrato un calo dello 0.5%, dopo aver realizzato un rialzo del 2.5% nel trimestre precedente.

Notizie positivie sono giunte anche dal comparto dei servizi, che nel mese di ottobre ha registrato un’espansione a 60 punti dai precedenti 53.3 (consensus 57) e dal mercato del lavoro, con le nuove richieste per sussidi di disoccupazione scese, nella scorsa settimana, di 8 mila unita’ a quota 323 mila (le previsioni erano per un lieve calo a 330 mila).

Una parentesi negativa e’ stata rappresentata dal dato sugli ordini alle fabbriche
di settembre, scese dell’1.7%, in misura maggiore rispetto alle attese (-1%). A guidare al ribasso l’indicatore e’ stato il decremento degli ordini di beni capitali, associato a quello di computer e del settore trasporti.

Ad offrire un supporto ai mercati e’ stato anche l’intervento di Greenspan, che ha ribadito il buono stato di salute dell’economia a stelle e strisce, nonostante i recenti uragani e le incertezze sulle pressioni inflazionistiche.

A deprimere gli acquisti, nel finale, ci ha pensato il petrolio, salito ai massimi della sessione nell’ultima ora di contrattazioni. Le previsioni per un rigido inverno hanno intensificato le paure degli investitori sulla quantita’ di scorte di prodotti distillati, spingendo le quotazioni sul greggio ai massimi livelii intaday. Il contratto futures con scadenza dicembre ha guadagnato il 3.4% (oltre $2) chiudendo a quota $61.78 al barile. Ricordiamo che nella seduta di mercoledi’, il prezzo era sceso sotto i $59, ai minimi di tre mesi.

Per quanto riguarda la cronaca societaria, in evidenza la farmaceutica Merck. Un tribunale del New Jersey ha giudicato l’azienda non colpevole in un caso legato all’utilizzo del discusso farmaco Vioxx, gia’ ritirato dal mercato. In seguito alla diffusione della notizia, il titolo e’ schizzato del 16%, per poi ritracciare nelle ore successive e chiudere in progresso di circa il 4%.

Gli altri titoli del Dow Jones che hanno realizzato i maggiori rialzi sono Intel, McDonald’s ed Exxon Mobil. Le peggiori performance sono state riportate da Verizon, Altria ed SBC Communications.

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Sotto i riflettori anche le societa’ retail, alla luce della pubblicazione dei dati sulle vendite di ottobre. I migliori risultati sono stati riportati da Wal-Mart, American Eagle Outfitters, che ha anche offerto un miglioramento dell’outlook sui profitti del prossimo trimestre, e Costco Wholesale.

Nel comparto hi-tech, prosegue il rally a nuovi massimi storici del colosso informatico Apple, dopo aver ricevuto commenti positivi da parte di alcuni analisti sulle spedizioni dei nuovi modelli di iPod.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.1942. In calo l’oro. Il futures con scadenza dicembre ha chiuso in ribasso di $2.70 a quota $461.90 all’oncia. In calo, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.64%, dal 4.61% di mercoledi’.