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WALL STREET: IN ARCHIVIO UNA SETTIMANA OTTIMA

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Gli indici americani hanno proseguito sulla via dei rialzi chiudendo la seduta in progresso. Il Dow Jones guadagna lo 0.08% a 10530, l’S&P500 lo 0.02% a 1220, il tecnologico Nasdaq segna un rialzo dello 0.43% a 2169. Le performance settimanali sono +1.2% per il Dow Jones e +3.8% per il Nasdaq. Il Composite ha toccato il massimo intraday degli ultimi 10 mesi.

L’attenzione degli operatori si e’ concentrata prevalentamente sull’atteso rapporto occupazionale. Nel mese di ottobre, il numero dei posti di lavoro negli Stati Uniti e’ cresciuto di 56 mila unita’. Il dato si e’ rivelato inferiore al consensus del mercato che era per una crescita di 100 mila posti. E’ risultato in calo, pero’, il tasso di disoccupazione, attestatosi al 5% dal precedente 5.1%.

Alcuni analisti hanno cercato di intravedere nel dato un segnale positvo che possa portare la Federa Reserve alla conclusione del ciclo rialzista sui tassi d’interesse prima del previsto.

Altri sono rimasti sorpresi dalla forza dei mercati, in grado di chiudere in rialzo nonostante il dato inferiore alle attese, sostenuta dal sentiment positivo degli operatori (un classico fattore di fine anno) in vista della stagione delle festivita’ (Thanksgiving e Natale). Negli ultimi quattro anni, l’indice S&P500 ha registrato un notevole rialzo in corrispondenza dell’ultimo trimestre, e gli investitori sperano che cio’ si possa verificare anche nell’anno in corso.

Relativamente ai costi energetici, fa ben sperare per un ulteriore deprezzamento l’odierno calo del petrolio, riportatosi sotto i $61. Grazie alla ripresa dell’attivita’ lavorativa in molti degli impianti di estrazione nel Golfo del Messico, recentemente colpiti dagli uragani, il contratto futures con scadenza dicembre ha terminato la seduta in ribasso di $1.20 a quota $60.58 al barile. Negativa anche la performance settimanale pari ad un calo dell’1%.

Tra i titoli in movimento, va segnalato il rialzo di Honeywell, oggi tra i migliori del Dow Jones. La conglomerata industriale ha annunciato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie per un valore complessivo di $3 miliardi (circa il 10% delle azioni circolanti).

Bene anche General Motors, avanzata di quasi l’1% sulle notizie di un aumento della produzione di ricambi e parti di auto, nel tentavivo di cautelarsi contro un eventuale sciopero dei lavoratori di Delphi.

Sotto i riflettori anche il titolo Expedia, dopo che la societa’ di viaggi online ha riportato, nell’after hour di giovedi’, risultati trimestrali superiori alle stime di Wall Strett. Il titolo ha chiuso con un rialzo di circa il 10%, dopo aver segnato un progresso del 16.5 duratnte gli scambi.

In controtendenza il colosso informatico Apple Computer. L’azienda di Steve Jobs ha dovuto scontare i commenti negativi della banca d’affari Prudential, secondo cui il prezzo attuale dell’azione riflette pienamente le buone prospettive per il prossimo anno.

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Sugli altri mercati, l’euro si e’ indebolito pesantemente nei confronti del dollaro, scendendo ai minimi di un anno e mezzo. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.1823. In calo l’oro. Il futures con scadenza dicembre ha chiuso in ribasso di $4.00 a quota $457.90 all’oncia. In calo, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.66%, dal 4.64% di giovedi’.