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TERRORISMO: BOMBE IN ALBERGHI AD AMMAN, 57 MORTI

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Attacco terrorista quasi simultaneo in tre alberghi internazionali di Amman, la capitale della Giordania: 57 morti (diversi bambini) e 300 feriti è il bilancio non definitivo dell’azione dei kamikaze. Colpiti il Grand Hyatt, il vicino Radisson Sas e il Days Inn. Soprattutto i primi due sono frequentati da turisti e uomini d’affari occidentali. Il Radisson, in particolare, è il preferito dagli israeliani. Finora, però, non ci sono dati precisi sulla nazionalità delle vittime, anche se la maggior parte dovrebbero essere cittadini giordani. Non ci sarebbero nostri connazionali coinvolti: 35 medici italiani che si trovavano all’Hyatt per un congresso sono sani e salvi.

Gli ordigni sono esplosi poco prima delle 21 di ieri sera. Non ci sono state rivendicazioni dirette, ma gli uomini dell’antiterrorismo giordano sono certi che si tratti di un’azione di Al Qaeda riconducibile al suo leader Abu Masab al-Zarqawi. La Giordania ha chiuso la frontiera con l’Iraq

Al momento dell’esplosione, al Radisson era in corso un banchetto di nozze con oltre 250 invitati. Un funzionario francese dell’Onu che stava cenando al Grand Hyatt, ha detto: “Ero a tavola con amici nel ristorante vicino al bar, quando ho visto un’enorme palla di fuoco salire dal pavimento verso il soffitto. Poi, tutto è diventato nero. La devastazione è stata assoluta. L’obiettivo doveva essere il bar, ma l’intera zona era affollata di persone”.

Le prime ricostruzioni divulgate da fonti di polizia hanno riferito di bombe nascoste nei controsoffitti e dietro piante ornamentali, ma in una successiva dichiarazione rilasciata all’ agenzia di stampa ufficiale giordana Petra il portavoce della polizia Bashir Dàajah ha sostenuto che le tre esplosioni sono state con ogni probabilità provocate da attentatori suicidi.

Il re giordano Abdullah ha stigmatizzato duramente gli attentati: “Hanno colpito innocenti civili giordani” ha detto. Condanna e solidarietà sono arrivate immediatamente dal presidente Usa, George Bush, dal premier britannico, Tony Blair e dal presidente palestinese Mahmoud Abbas. Molti altri leader mondiali hanno espresso la loro vicinanza al popolo giordano. Il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, ha dovuto rimandare il suo viaggio ad Amman in programma oggi.

Tutte le testimonianza parlano di morti e feriti sparpagliati nei locali colpiti, di gente disperata in fuga. Intorno agli alberghi sono stati immediatamente allestiti dei posti di blocco.

Giordania: ‘Haaretz’, israeliani evacuati prima di attentati

GERUSALEMME – Un certo numero di israeliani sono stati evacuati dalle forze di sicurezza giordane dall’hotel Radisson di Amman poche ore prima dell’attentato suicida che lo ha colpito ieri sera, apparentemente a causa di uno specifico allarme. Gli israeliani sono stati rimpatriati sotto scorta, riferisce il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ nella sua edizione online.

Il ministero degli esteri israeliano ha affermato che nessun turista dello Stato ebraico è rimasto ferito nelle esplosioni. Il controterrorismo israeliano ha raccomandato ieri agli israeliani di non recarsi in Giordania, meta frequente di turisti e uomini d’affari che spesso alloggiano nei tre hotel colpiti dagli attentati di ieri. (SDA-ATS)