Covid: nei primi sei mesi del 2020 in Lombardia persi 110mila posti
Sono 110mila i posti di lavoro persi in Lombardia nei primi sei mesi del 2020 a causa dell’effetto Covid-19 come emerge da una ricerca condotta per conto della Cisl Lombardia, sulla base dei dati Istat e Unioncamere.
Dopo la sostanziale stabilità registrata nel primo trimestre 2020, nel periodo compreso tra aprile e giugno il pieno dispiegarsi degli effetti dell’emergenza sanitaria ha determinato un significativo calo del numero di occupati in Lombardia, pari al 2,4% – spiega Elio Montanari, curatore della ricerca – Una diminuzione rilevante, che viene mitigata dal blocco dei licenziamenti e dall’esplosione della cassa integrazione. Solo a inizio 2021, quindi, si potrà avere un’idea più chiara dell’impatto del Covid-19 sul mercato del lavoro e sull’economia lombarda”.
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Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.