Bologna BS e Azimut rinnovano partnership per il master in wealth management
Bologna Business School (BBS), la business school dell’Università di Bologna, e Azimut Capital Management hanno rinnovato, per il terzo anno consecutivo, la partnership per la realizzazione del Master in Wealth Management – Gestione del Patrimonio, arrivato alla sua quarta edizione.
Il Master, unico in Italia nella sua strutturazione, risponde all’esigenza di formare una nuova classe di Wealth Manager con elevate competenze nei diversi campi della finanza (d’impresa e dei mercati) e della gestione olistica del patrimonio personale, famigliare e aziendale, comprendendo una formazione specifica su temi come alternative investment, passaggio generazionale e wealth tax planning.
Il percorso, della durata di 12 mesi, prevede l’alternanza di studio in aula e formazione sul campo attraverso l’affiancamento di figure senior del Gruppo Azimut in attività di stage e project work.
Questa iniziativa è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Azimut a sostegno della crescita futura della professione con la creazione di una nuova generazione di Wealth Manager, attraverso un percorso formativo di alto livello caratterizzato da elevati standard di competenze e sostenuto da borse di studio dedicate.
Inoltre gli studenti più meritevoli, successivamente al conseguimento dell’abilitazione e dell’avvio professionale in Azimut, avranno l’opportunità anche di scegliere di intraprendere una carriera internazionale nell’ambito dell’area commerciale all’interno del Gruppo.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.