E’ uno studio sulla regolamentazione europea in materia di prospetto informativo il nuovo Quaderno giuridico pubblicato dalla Consob dal titolo “The Prospectus Regulation. The long and winding road”.
Lo studio rivela la duplice importanza dei prospetti, quale strumento per ridurre l’asimmetria informativa tra emittenti e investitori e aiutare questi ultimi a prendere decisioni di investimento consapevoli. Lo studio della Consob, inoltre rivela alcune opinioni autorevoli in merito. C’è chi sostiene l’idea che la moltiplicazione degli obblighi informativi sia controproducente, mentre altri ne asseriscono la necessità per mercati finanziari correttamente funzionanti.
In base alla ricerca empirica, comunque, dice l’Auorithy guidata da Paolo Savona, l’efficienza del mercato è minata da distorsioni comportamentali sia degli investitori al dettaglio sia degli investitori sofisticati.
La normativa Ue e il Regolamento Prospetto
L’Unione europea ha gradualmente affrontato questi problemi introducendo un prospetto semplificato (direttiva n. 2001/107/Cee (Ucits III), e il prospectus summary con il Regolamento Ue n. 1129/2017, il c.d. Regolamento Prospetto.
In particolare, il Regolamento Prospetto stabilisce i requisiti relativi alla redazione, all’approvazione e alla diffusione del prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica di titoli o la loro ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato che ha sede o opera in uno Stato membro. Obiettivi principali del Regolamento Prospetto sono l’efficienza informativa del mercato e la protezione degli investitori. Nella seconda parte dello studio della Consob si offre una valutazione complessiva dell’effettivo raggiungimento delle finalità programmate analizzando alcuni dati relativi agli Stati membri dell’Ue.
L’idea di fondo è che un documento utile debba riportare solo le informazioni rilevanti e, soprattutto, che i prospetti siano tra di loro confrontabili.
Nel complesso, il numero totale di prospetti approvati negli anni 2006-2018 è diminuito drasticamente e il numero di prospetti passaportati da e verso gli Stati in questione presenta differenze sostanziali tra Paesi.
Il contributo della Consob infine rivela anche sostanziali discrepanze nel numero medio di pagine dei documenti approvati in ciascun Paese (Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Irlanda, Lussemburgo e Svezia).