T-Voice: Elezioni Usa dai social, il sentiment ci aiuta a capire il futuro dell’America
Elezioni Usa: il sentiment, Democratici 54,2%, Repubblicani 45,8%. Trend incerto in molti Stati.
Wall Street Italia, in collaborazione con T-Voice ha cercato di capire cosa pensano gli americani sull’esito delle prossime elezioni Usa presidenziali che si terranno il 3 novembre.
T-Voice si occupa di opinion mining, sentiment analysis e topic discovery e sfrutta algoritmi di artificial intelligence supervisionati con l’obiettivo di offrire una panoramica precisa di opinioni e sentimenti condivisi tramite web e social network.
Introduzione
Sono ormai mesi che, oltre al tanto sofferto tema Coronavirus, si è iniziato a discutere sui giornali e sui social dell’elezione del futuro Presidente degli Stati Uniti d’America. E’ solo questione di giorni ormai per scoprire se la Casa Bianca ospiterà un nuovo inquilino, ovvero il candidato Democratico Joe Biden, o se invece ospiterà ancora l’attuale Presidente Repubblicano Donald Trump.
L’importanza e la portata dell’evento stimola i cittadini americani che durante questo periodo hanno espresso a gran voce le loro opinioni non solo presenziando nelle piazze d’America durante i numerosi comizi elettorali, ma anche e soprattutto sui social network.
Il mondo dei social network è uno dei palcoscenici più interessanti per cercare di capire e di prevedere la scelta che il popolo americano sarà chiamato a fare il 3 Novembre prossimo.
Infatti, milioni di persone esprimono ogni giorno i propri consensi e dissensi in modo del tutto spontaneo e ciò fa dei social una fonte dati immensa dalla quale è possibile estrarre le molteplici opinioni e utilizzarle per sondare il sentiment dell’elettorato americano, il quale è un valido strumento che aiuta a capire e anticipare i risultati delle prossime elezioni.
Elezioni Usa, i volumi di discussione social
A differenza dei classici sondaggi elettorali, i quali producono stime di voto sulla base di poche migliaia di interviste, l’analisi dei dati testuali presenti sui social consente di avere a disposizione un gran numero di pareri e giudizi espressi.
Infatti, per le analisi del sentiment condotte durante il mese di Settembre 2020 sono stati estratti e analizzati tramite algoritmi di intelligenza artificiale più di 3 milioni di tweet in lingua inglese riguardanti le elezioni americane, contenenti le opinioni di oltre 700 mila utenti unici.
L’interesse nel tema mostra un trend in costante aumento, con dei picchi di discussione dalla seconda metà di settembre in poi (il maggiore del quale è dovuto alla nomina del Giudice della Corte Suprema Americana).
Inoltre, il campione analizzato è ben rappresentativo del genere in quanto il 55% dei pareri sono stati espressi dalla popolazione maschile e il 45% da quella femminile.
Gli hashtag del momento
Una prima analisi degli hashtag consente di intuire verso quale direzione si muovono le opinioni degli americani. La wordcloud consente di individuare hashtag, keywords o insiemi di parole che appaiono frequentemente all’interno dei testi in analisi e di incrociare la frequenza delle parole con il livello di interesse del momento.
Gli hashtag più utilizzati dagli americani mostrano una prima forte tendenza di pareri favorevoli al candidato Democratico Joe Biden (#voteblue, #voteblue2020, #votebiden) e contrari all’attuale Presidente (#votebluetosaveamerica, #votehimout, #votebluetoendthisnightmare, #traitortrump).
Elezioni Usa: il sentiment elettorale degli americani
Gli algoritmi di intelligenza artificiale ci permettono di analizzare le opinioni espresse all’interno dei post e dei testi presenti sul web e sui social network. Tramite essi sono stati analizzati i tweet riguardanti le elezioni americane riferiti al mese di settembre con l’obiettivo di estrarre il sentiment dell’elettorato americano.
Tramite un approccio supervisionato sono stati codificati i tweet classificandoli tra coloro che esprimono un parere favorevole a Biden oppure a Trump ed eliminando il “rumore” di fondo (ovvero quei post che non esprimono direttamente un giudizio).
In questo modo è stato possibile ottenere una stima giornaliera del sentiment per ciascuno dei 51 Stati Americani.
I risultati ottenuti a livello statale sono stati poi aggregati, ripesando opportunamente per il numero di testi giornaliero di ogni Stato, al fine di ottenere le stime del sentiment a livello di macro-area (Northeast, South, West e Midwest) e a livello nazionale.
I valori mostrano come, per il mese di Settembre, i Democratici godano di un sentiment più elevato in molti Stati e siano in vantaggio in tutte le macro-aree statunitensi. A livello nazionale le percentuali individuano come favorito Joe Biden con un sentiment pari al 54,2%, distaccando di oltre 8 punti percentuali l’attuale Presidente Donald Trump.
Joe Biden risulta essere il candidato più apprezzato in 22 Stati. Pochi, solo 7, sono invece gli Stati “rossi”, ovvero quelli in cui la preferenza è in favore di Donald Trump. I restanti 22 Stati sono da considerarsi incerti in quanto il distacco tra i due candidati è inferiore al 2% in termini di sentiment espresso.
In particolare, tra gli Stati che mostrano una netta preferenza nei confronti di Biden troviamo Washington, Colorado e California che raggiungono un sentiment molto vicino al 60%.
Invece, tra quelli in cui il parere è favorevole ai Repubblicani troviamo New Messico, Hawaii e Alabama, ma con una percentuale di sentiment sempre inferiore al 55%.
In generale, i risultati di settembre mostrano come le preferenze nei confronti del candidato Democratico siano abbastanza forti: la preferenza democratica risulta avere spesso margini rilevanti nei confronti della controparte repubblicana, con scarti che raggiungono spesso il 10% molti Stati. In ogni macro-area infatti vi sono almeno 3 Stati a netta preferenza Democratica, mentre sono pochi quelli a preferenza Repubblicana e nessuno in modo netto.
Particolarmente forte è la preferenza Democratica nei territori del West, dove risiedono gli Stati con margine più elevato. Altrettanto marcata è preferenza nei territori del Northeast, anche se con margini meno accentuati.
Come già visto pochi sono i territori dove il sentiment espresso è favorevole ai Repubblicani e si trovano soprattutto nel South.
Risulta essere comunque elevato il livello di incertezza in molti territori. Gli Stati centrali del Midwest, molti Stati del South e buona parte del Northeast mostrano invece un alto livello di incertezza (aree dove emerge colore il grigio nella mappa), in cui i cittadini americani non mostrano una netta preferenza rispetto ad uno dei due candidati.
La mappa del Sentiment Trend offre inoltre la possibilità di analizzare come si è evoluto il livello di sentiment durante il mese di settembre sia a livello nazionale che in ciascuno Stato in merito alle elezioni Usa.
A livello nazionale, il partito Repubblicano era leggermente preferito a inizio mese, ma dal 10 settembre in poi il sorpasso dei Democratici è stato pressoché costante e molto elevato soprattutto in occasione della nomina del Giudice della Corte Suprema Americana (evento che ha fatto registrare un crollo dei consensi sui social nei confronti di Trump). Durante gli ultimi 10 giorni del mese invece le preferenze a livello nazionale si sono riavvicinate, rientrando nella zona di incertezza (margine inferiore al 2%).
Dall’evoluzione del sentiment nei singoli Stati si evince che, in molti casi, nell’ultimo periodo le differenze in termini di preferenze espresse sui social tra i due partiti in vista delle elezioni Usa si sono ridotte fino a ricadere nella zona di incertezza. Infatti, salvo i tre Stati già citati di Washington, Colorado e California dove la preferenza democratica risulta essere stabile, nella maggior parte degli Stati sembra esserci un andamento molto altalenante e spesso incerto.