Economia

Influencer, quanto valgono per le aziende. In Italia investimenti più generosi

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Chi ha un’azienda lo sa bene quanto sia importante oggigiorno accaparrarsi influencer di successo per sponsorizzare al meglio il proprio brand.  Nella fase post COVID-19, circa la metà delle imprese produttrici di beni di largo consumo destinerà fino al 50% del proprio budget di marketing ai social media influencer.

In Italia questa percentuale scende al 33%, ma il 36% degli intervistati dichiara che destinerà fino al 70% del budget alle attività di influencer marketing nel corso del prossimo anno.

Così emerge dal “Face Value Report”, realizzato da Duff & Phelps e Kroll, basato su un’indagine svolta su oltre 900 marketing e brand manager che lavorano all’interno del settore della produzione di beni di largo consumo in Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Spagna e Emirati Arabi Uniti con l’obiettivo di fornire indicazioni sul valore dell’influencer marketing e sull’impatto finanziario e reputazionale di esperienze negative con gli influencer.

“Nell’era digitale, ci si affida sempre meno a campagne pubblicitarie televisive o tramite affissioni che coinvolgono le celebrità più costose che le aziende si possono permettere.
Dato il buon ritorno ottenuto dagli investimenti in attività con gli influencer, le imprese produttrici di beni di largo consumo stanno spostando sempre più in questa direzione gli investimenti che prima venivano destinati alla pubblicità tradizionale, in modo da sfruttare il trend del momento.
Il lockdown e le successive misure restrittive adottate anche in Italia negli scorsi mesi hanno dato ulteriore impulso alle campagne digitali, dato il maggior utilizzo di questi canali, e riteniamo che gli investimenti in influencer marketing continueranno a crescere anche nel periodo post COVID-19″ ha chiarito Enrico Rovere, Managing Director Valuation Advisory Services di Duff & Phelps in Italia.

Quanto crescono le vendite con gli influencer

Dalla ricerca emerge che a livello globale, un terzo delle imprese che producono beni di largo consumo ha dichiarato che la loro campagna di influencer marketing di maggior successo ha generato un aumento delle vendite tra 250.000 e 500.000 dollari.
In Italia, la miglior campagna ha portato a una crescita del fatturato tra 100.000 e 250.000 dollari per il 33% delle aziende del campione.

In Italia si investe di più

Il “Face Value Report” ha poi evidenziato che, a livello globale, la media degli investimenti in campagne di influencer marketing è di 22.151 dollari all’anno, in Italia, questo ammontare è decisamente superiore e arriva fino a 29.972 dollari all’anno, il valore più elevato tra i Paesi oggetto dell’indagine.
Osservando però il rapporto tra incremento delle vendite e investimenti destinati al marketing, questo risulta pari al 19%, nettamente inferiore alla media globale (46%) e il dato peggiore tra le nazioni oggetto dell’indagine.

Infine lo studio rivela che nel mondo, l’85% delle aziende che producono beni di largo consumo ha registrato un impatto negativo sul proprio brand a causa di un accostamento con un influencer e circa un quarto di queste (il 24%), percentuale che sale fino al 36% in Italia, dichiara di aver subito un danneggiamento in più occasioni.