Vittoria di Trump o vittoria di Biden: quale sarebbe lo scenario più temibile per i mercati? Nessuno dei due. Piuttosto, a innervosire le Borse sarebbe lo stallo successivo a un’eventuale contestazione del risultato, qualora quest’ultimo non fosse decisamente netto.
A sostenerlo, su Project Syndacate, è il celebre economista Nouriel Roubini (professore della New York University), secondo il quale le azioni potrebbero andare a perdere fino al 10% durante le settimane di incertezza che si aprirebbero in seguito alla richiesta di nuovo conteggio delle schede.
La riflessione è giustificata dal precedente delle elezioni del 2000, fra George W. Bush e Al Gore. Il risultato, allora, restò in bilico fino al 12 dicembre, data in cui la Corte Suprema decretò la vittoria del candidato repubblicano.
Tra l’election day e il giorno della decisione giudiziaria, tuttavia, Wall Street aveva lasciato sul campo il 7%. E, secondo Roubini, “questa volta l’incertezza potrebbe durare molto più al lungo, anche mesi, con seri rischi per i mercati”.
Uno scenario non del tutto improbabile
Benché Biden si avvii alle urne con tutti i favori del pronostico, l’economista invita a tenere in considerazione anche lo scenario di una vittoria risicata, che potrebbe aprire la porta a un ricorso da parte di Donald Trump. Del resto, il presidente americano aveva più volte accusato di potenziali frodi il voto postale – che quest’anno ha avuto un boom senza precedenti. Gran parte dei voti espressi con tale modalità, pertanto, saranno in larga parte per i democratici.
“In effetti, se i risultati iniziali riportati nella notte delle elezioni non indicheranno immediatamente una vittoria per i Democratici, Trump dichiarerebbe quasi certamente di aver conquistato gli swing states prima che tutte le schede inviate per posta siano state contate”, ha detto Roubini, “gli agenti repubblicani hanno già in programma di sospendere il conteggio negli stati chiave contestando la validità di tali schede”.
Sarà dunque necessario guardare con attenzione il margine che Biden avrà eventualmente conquistato negli stati tradizionalmente repubblicani come la Carolina del Nord, la Florida o il Texas: una sua vittoria ampia in questi stati ostacolerebbe qualsiasi operazione di disturbo da parte di Trump.