Eurostat: in calo il tasso degli occupati tra i giovani. Maglia nera alla Slovenia
La crisi della pandemia colpisce i giovani. Come rende noto l’Eurostat sull’occupazione giovanile, nel secondo trimestre del 2020 rispetto al quarto trimestre del 2019, il tasso medio in Ue dei giovani occupati passa dal 33,3% al 31,2%.
Maglia nera se la aggiudica la Slovenia (-8,1%), seguita dall’Irlanda (-6,5%) anche se Italia e Grecia continuano a detenere i due tassi di occupazione giovanile più bassi d’Europa, rispettivamente del 16,9% e del 13,5%.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.