La notizia diramata lunedì 9 novembre relativamente al vaccino Covid sviluppato da Pfizer rappresenta sicuramente una gran bella notizia in un periodo veramente difficile e delicato per l’Europa e per il mondo intero.
Infatti, il vaccino Covid sviluppato da Pfizer e BioNTech SE ha prevenuto oltre il 90% delle infezioni in uno studio su decine di migliaia di volontari. I risultati preliminari aprono la strada per chiedere un’autorizzazione alla FDA per l’uso di emergenza negli Stati Uniti alla fine del mese.
Pfizer e il partner tedesco BioNTech sono i primi produttori di farmaci a mostrare dati di successo da uno studio clinico su larga scala di un vaccino contro il coronavirus, ma probabile che nelle prossime settimane anche gli altri produttori arriveranno agli stessi risultati. La notizia ovviamente ha messo il turbo ai listini globali, in particolare all’Europa rimasta indietro e ai titoli value, generando rotazione di portafoglio dai titoli growth ai titoli value.
Le sfide però per gli operatori rimangono comunque alte perché, affinché il vaccino venga distribuito su larga scala, bisognerà attendere ancora molti mesi: si parla della seconda metà del 2021. Nel frattempo, la situazione in Europa e in Italia va peggiorando lasciando ancora un grande punto di domanda sull’impatto che potrà esserci nei prossimi mesi sulle economie europee e quindi, a cascata, sui mercati.
I certificati d’investimento come alternativa al mercato azionario e obbligazionario
In un mercato azionario sempre più volatile e di difficile interpretazione e con quello obbligazionario con rendimenti bassissimi se non negativi, per l’investitore non è semplicissimo soddisfare la fame di rendimento.
In tale scenario si inseriscono i certificati d’investimento che rappresentano una terza via, evidenziando alcune caratteristiche tipiche dell’azionario e altre del mercato obbligazionario.
Di fatto i certificati d’investimento sono dei prodotti sviluppato tramite utilizzo di opzioni per costruire delle strategie d’investimento. Ce ne sono una varietà enorme e in questo articolo ci soffermeremo sui Cash Collect. Questi sono strumenti finanziari che pagano dei premi periodici (mensili, trimestrali, annuali ecc…) che possono essere condizionati o non condizionati dal comportamento del sottostante. Nel caso dei premi condizionati per esempio, il certificato pagherà un premio solo se il sottostante sarà al di sopra di un determinato livello detto barriera. Così a scadenza il certificato Cash Collect permette una protezione condizionata del capitale fino al raggiungimento della barriera da parte del sottostante. Se la barriera dunque è al 60% del livello iniziale, avrò una perdita in conto capitale solo se il sottostante sarà, all’ultima data di valutazione, al di sotto di tale livello.
In questo articolo proponiamo una selezione di certificati BNP Paribas per diverse ragioni interessanti.
Il primo della lista ISIN NL0015448317 è un certificato Premi Fissi Step-Down Cash Collect che paga premi fissi trimestrali non condizionati da 2 euro. Questo significa che il certificato pagherà a tutte le date di valutazione, compresa l’ultima (8 in tutto) 2 euro a certificato (8% annuo). Questo certificato però ha anche un’altra caratteristica importante, ovvero l’effetto Step Down: a partire dal secondo trimestre, il certificato può scadere anticipatamente rimborsando il valore nominale se la quotazione del sottostante sarà pari o superiore al livello di rimborso anticipato.
Questo nel secondo trimestre è uguale al 100% dello strike, poi decresce del 5% ogni 3 mesi fino al 75%. Elemento che rende più probabile il rimborso anticipato del prodotto. Il certificato a scadenza pagherà l’ultimo premio e restituirà il 100% del capitale investito a condizione che il sottostante (STM) sia al di sopra del livello barriera (70% dello strike) posto a 21 euro. In caso contrario, il prodotto finanziario pagherà un importo commisurato alla performance negativa di STMicroelectronics con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito.
Con funzionamento simile sono anche i Cash Collect su ESG. Questi sono Cash Collect con effetto memoria e rimborso anticipato, i cui sottostanti sono stati selezionati con un processo sviluppato con Vigeo Eiris, un’agenzia di rating di sostenibilità di alto livello. In breve, solo le società con il più alto grado di sostenibilità ambientale, sociale e di governance possono entrare in questa emissione BNP Paribas. Questi certificati pagano premi trimestrali condizionati (il sottostante deve essere alle date di valutazione al di sopra della barriera posta al 70% dello strike).
Aiuta però l’effetto memoria che permette il recupero di premi non pagati nelle successive date di valutazione. Nella tabella vi sono due prodotti di questo genere ISIN NL0015040270 su AXA e NL0015040338 su Intesa Sanpaolo. Entrambi sono a sconto (prezzo lettera sotto 100) permettendo dunque una potenziale plusvalenza sul prezzo di acquisto.
Quello su Enel ISIN NL0015040254 è leggermente a premio. La scadenza per questi prodotti è a luglio 2023. Le cedole trimestrali di questi tre prodotti vanno dal 1,25% al 2,3%.
Per chi fosse in cerca di premi più importanti, sicuramente interessanti sono i Maxi Cash Collect che pagano il primo premio (7 dicembre 2020) tra il 10 e il 18%. In tabella ne sono stati inseriti due. Il primo ISIN NL0015443425 è costruito su un basket di tre titoli BMW, FCA e Volkswagen. Il secondo ISIN NL0015443409 su FCA e UniCredit. Entrambi i prodotti sono a premio, ma pagherebbero un premio alle condizioni attuali circa del 5% il primo e circa del 7,5% il secondo già a dicembre di quest’anno. Caratteristica peculiare di questo prodotto non è solo la presenza della maxi cedola iniziale, ma anche di due diversi livelli di barriera. La barriera premio che condiziona il pagamento del premio è al 70%, mentre quella a scadenza è al 50%, quindi molto profonda.
Per chi invece volesse un prodotto più difensivo, gli Airbag Cash Collect potrebbero fare al caso suo. Il meccanismo di funzionamento è quello tipico di un Cash Collect con effetto memoria e possibilità di rimborso anticipato e il premio qui viene pagato mensilmente. La grande differenza che rende questo prodotto più difensivo degli altri è la presenza dell’effetto Airbag. L’Effetto Airbag permette di limitare le perdite rispetto a un investimento in un certificate Cash Collect senza effetto Airbag (o sul titolo stesso), nel caso in cui, a scadenza, la quotazione del sottostante sia inferiore al livello Airbag (60% del valore iniziale), ma superiore al 20% del valore iniziale (che corrisponde a una perdita fino all’80%).
Se, invece, il valore dell’azione sottostante è inferiore o pari al 10% del suo valore iniziale, l’Airbag Cash Collect Certificate rimborsa un importo pari a zero (con conseguente perdita totale del capitale investito).