Borsa Tokyo in rosso, Nikkei indietro dopo aver toccato i massimi dal 1991
Chiusura in rosso per la Borsa di Tokyo sull’onda dei contagi record nella capitale nipponica, 493, nuovo record assoluto giornaliero.
L’indice Nikkei ha perso l’1,10%, riducendosi a 25.728,14 punti e facendo così registrare la perdita più consistente dal 30 ottobre scorso, dopo che ieri ha toccato il livello più alto dal 1991.
L’indice allargato Topix ha chiuso in ribasso dello 0,81% a 1.720,65 punti.
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Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
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