Istat: scende a ottobre export extra-Ue, primo stop da maggio
Ottobre in calo per il saldo della bilancia commerciale extra Ue, che secondo la stima diffusa oggi dall’Istat, ha segnato una flessione a 7.085 milioni da 7.450 milioni a ottobre 2019.
Nello stesso mese si è registrata una diminuzione congiunturale per le esportazioni (-2,6%) e un incremento per le importazioni (+1,7%).
“Si interrompe a ottobre la fase di ripresa congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue iniziata a maggio” commenta l’istituto aggiungendo che “ciononostante, su base trimestrale, l’export segna una crescita sostenuta, estesa a tutti i raggruppamenti e spiegata per circa la metà dall’aumento delle vendite di beni strumentali”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.