L’allentamento delle misure anti-Covid per il periodo di Natale, che il governo starebbe delineando, in queste ore potrebbe essere piuttosto contenuto, nel tentativo di limitare il rischio che i sacrifici delle scorse settimane siano vanificati.
Secondo quanto anticipa Repubblica, il Dpcm del 3 novembre in arrivo potrebbe modificare le classificazioni di rischio introducendo limiti più stringenti per le Regioni “gialle”. Anche per questo l’ipotesi ventilata è quella di far slittare il cambio di colore per le Regioni in via di miglioramento, in modo tale da poter limitare la portata della “riapertura”.
Natale: spostamenti fra regioni, verso deroghe per i figli
Per quanto riguarda gli spostamenti fra diverse Regioni è sempre più sfumata la possibilità di riapertura, che autorizzerebbe anche ampi spostamenti a fini vacanzieri che il governo giudicherebbe troppo a rischio. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, si starebbe pensando a una deroga in grado di consentire il ricongiungimento dei figli con i genitori, oltre che fra partner conviventi.
Cenone ristretto e con coprifuoco attivo
In ogni caso saranno introdotte limitazioni sul numero di persone che potranno partecipare a cene domestiche, con evidente attenzione a Natale e Capodanno. Si parla di un massimo di 6-10 persone per tavolo. Il coprifuoco poi, potrebbe anticipato alle 21 rispetto alle 22, imponendo un rientro a casa precoce per gli eventuali commensali non conviventi.
Vacanzieri all’estero: quarantena al rientro
Nel frattempo il presidente Conte ha annunciato la stretta per gli italiani che decideranno di fare le vacanze di Natale all’estero, ai quali sarà imposto un periodo di quarantena.
Austria e Svizzera, da parte loro, hanno manifestato l’intenzione di lasciare aperte le strutture sciistiche, con la prospettiva di intercettare anche la clientela italiana. Entrambi i Paesi, con Francia, Belgio, Repubblica Ceca, Regno Unito, Olanda e Spagna sono nella lista “a rischio” stilata dall’Italia.