Avvio piatto per gli indici americani, con gli operatori cauti dopo la brillante performance dei giorni scorsi. Al momento il Dow Jones e’ in rialzo dello 0.01% a 10960, l’S&P500 avanza dello 0.04% a 1255, il Nasdaq e’ invariato a 2305.
Dopo lo strepitoso rally avviato ad inizio anno e durato per l’intera settimana, gli operatori preferiscono rimanere cauti ed attendere i primi importanti dati sugli utili societari. Le performance settimanali per l’ottava appena conclusasi sono state di +2.2% per il Dow Jones, +3% per l”S&P500 ed infine +4% per il tecnologico Nasdaq.
L’inizio della stagione degli utili potrebbe rivelarsi fondamentale per il trading dei prossimi giorni, mentre gli investitori sono alla continua ricerca di un valido catalizzatore che possa spingere ancora piu’ su i listini.
Le stime degli analisti sono per un aumento complessivo del 13.9%, rispetto allo scorso anno, per le compagnie dell’indice S&P500. Tra le grosse societa’ che oggi rilasceranno i risultati finanziari spicca il colosso dell’alluminio Alcoa: la comunicazione e’ prevista subito dopo la chiusura delle borse.
Sotto i riflettori torna il settore dell’auto, con General Motors in netto rialzo nelle prime battute in seguito all’upgrade ricevuto dagli analisti di Goldman Sachs. Sotto pressione, invece, il colosso informatico IBM che deve scontare il downgrade emesso da JP Morgan, che ha espresso dubbi sull’attuale valutazione del titolo.
In ambito di fusioni e acquisizioni, in evidenza, ancora una volta, la vicenda Boston Scientific – Guidant. Stando agli ultimi sviluppi, la prima avrebbe formalizzato una proposta di $25 miliardi, in cash e titoli, per il rilevamento del gruppo produttore di apparecchiature mediche, nel tentativo di rendere la propria offerta piu’ appetabile rispetto a quella della rivale Johnson&Johnson.
Nel comparto energetico, da un articolo apparso sul New York Times, si apprende che Duke Energy sarebbe vicina ad un accordo per la cessione di alcuni suoi impianti al gruppo d’investimento LS Power Group, per un valore complessivo di $1.5 mld,.
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Sugli altri mercati, sostanzialmente invariato il petrolio. I futures con scadenza febbraio sono in calo di appena tre centesimi a quota $64.18 al barile. In ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.38.5%. Perde terreno l’oro, al momento in calo di $2.30 a $538.90 all’oncia. Sul valutario, infine, l’euro viene scambiato a quota 1.2082 contro il dollaro.