Risiko bancario, Symphonia Sgr: ecco le opzioni per Unicredit
“E’ evidente che in Italia è in corso una nuova ondata di consolidamento del settore bancario,
conseguente anche alla crisi economico-finanziaria generata dalla pandemia. Questo deriva anche dal fatto che il settore bancario deve fronteggiare delle problematiche sia cicliche che strutturali e l’M&A è probabilmente una delle poche soluzioni per creare valore”: è quanto afferma Massimiliano Schena, Direttore Investimenti di Symphonia Sgr.
“I segnali sono arrivati prima dall’acquisizione di Ubi da parte di Intesa San Paolo e poi
dall’Opa del Credit Agricole sul Credito Valtellinese (tra l’altro è probabile che
quest’ultima offerta debba essere alzata). Va in questa direzione anche la notizia che Mustier dalla prossima primavera non sarà più alla guida di Unicredit”, ha sottolineato Schena.
A questo punto Unicredit ha due possibilità, secondo Symphonia Sgr:
- Un’offerta su Banco Bpm simile a quella fatta da Intesa su Ubi
- Una più probabile acquisizione di MPS, togliendola dal controllo statale: per mettere in pratica questa operazione lo Stato dovrà però renderla appetibile, un po’ nello stile di quanto fatto con l’intervento di Intesa sulle Popolari Venete (si parla di un aumento di capitale di Mps precedente all’acquisizione da 3 miliardi di euro ed una garanzia sulle cause legali).
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