Unicredit compie un altro passo avanti nel percorso che porterà alla composizione e della rosa di candidati per il rinnovo del board e alla scelta del nuovo amministratore delegato.
Ieri il cda, secondo quanto riportando indiscrezioni stampa, ha approvato i criteri qualitativi messi a punto dal comitato nomine per la selezione dei candidati.
L’identikit del successore di Jean Pierre Mustier, dopo il passo indietro fatto una decina di giorni fa, appare chiaro: sarà una figura di caratura internazionale con forti competenze nel business bancario e capacità di gestire un gruppo complesso e internazionale come UniCredit.
Unicredit, mandato a Spencer Stuart, verso nomina a gennaio
Sempre ieri, il cda di Unicredit ha poi dato mandato formale all’advisor Spencer Stuart, che aiuterà i consiglieri nella scelta del nuovo timoniere dell’istituto di credito.
L’orizzonte temporale è il nuovo anno, a meno di accelerazioni. Formalmente UniCredit ha tempo fino a marzo, termine per la presentazione delle liste di candidati per il cda, ma fonti di mercato sottolineano che il board, guidato dal presidente uscente Cesare Bisoni e dal presidente designato Pier Carlo Padoan, vorrà limitare al massimo l’attuale periodo di incertezza. La scelta del successore di Mustier è quindi attesa entro metà gennaio.
Sul mercato è già toto-nomine
Sul mercato, intanto, è da giorni che si scommette su una serie di nomi sul successore dell’a.d. Mustier. Tra questi si sono fatti i nomi di Marco Morelli (ex ad di Mps), Victor Massiah (ex ad di Ubi Banca), Alberto Nagel (attuale ad di Mediobanca), Sergio Ermotti (ex ad di Ubs), Bernardo Mingrone (ex cfo di Unicredit), Fabio Gallia (ex ad di Bnl), Flavio Valeri (ex ad di Deutsche Bank).
Se si guarda ad Unicredit, l’altra faccia della medaglia è il consolidamento del settore con una serie di ipotesi che circolano e che interessano diversi attori. Su tutti il Monte dei Paschi di Siena con il cda del prossimo giovedì, il 17 dicembre, che approverà un proposta di piano strategico che conterrà “taluni scenari” di fabbisogno patrimoniale.