La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici positivi. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.22% a 10712, l’S&P500 lo 0.24% a 1266, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.75% a 2275. A spingere i listini e’ stata la tregua del petrolio, oggi in calo, appena sopra i $67 al barile. A luci ed ombre gli aggiornamenti sugli utili societari.
Grazie alle ultime dichiarazioni di alcuni esponenti OPEC relative ad un’apertura sull’aumento delle quote di produzione, i contratti futures con scadenza marzo sul greggio sono arretrati dell’1.5%, per chiudere la sessione a quota $67.06 al barile.
A pesare sull’andamento dell’oro nero sono stati anche l’aumento delle temperature nell’area nord-orientale degli Stati Uniti e le previsioni di un possibile aumento delle scorte settimanali. Il dato verra’ rilasciato mercoledi’ alle 16:30 ora italiana.
In assenza di dati macroeconomici, gli operatori hanno potuto analizzare piu’ da vicino gli sviluppi sul fronte societario. Si sono rivelati contrastati gli dati sugli ulti trimestrali. Hanno riportato risultati superiori alle attese McDonald’s e United Technologies. Il colosso fast food ha inoltre annunciato un piano di riacquisto di azioni proprie del valore di $1 miliardo, e l’investimento di $1.8 miliardi per l’apertura di 800 ristoranti entro l’anno.
A deludere le attese e’ stato invece Johnson & Johnson, scivolato ai minimi di 14 mesi e responsabile della povera performance dell’intero comparto farmaceutico. Preoccupano gli ultimi aggiornamenti di Du Pont, il colosso chimico che alcuni giorni ga ha lanciato un profit warning, ed oggi ha ribadito che con alte probabilita’ gli utili non rispetteranno le attese degli analsiti a causa di un calo nelle vendite.
In calo anche la conglomerata industriale 3M Corp. che si e’ vista oscurare gli entusiasmanti risultati trimestrali dalle caute previsioni sui profitti del 2006. Arretra il comparto software, trascianto al ribasso dal profit warning di McAfee, che nella sola seduta odierna ha assistito ad un deprezzamento del proprio valore di oltre il 18%.
In ambito di mergers & acquisitions, il Wall Street Journal ha riportato una notizia secondo cui il colosso dell’entertainment Walt Disney, potrebbe essere vicino alla finalizzazione e comunicazione dell’accordo per il rilevamento dello studio di animazione cinematografica Pixar Animation. L’affare si aggira intorno ai $7 miliardi.
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Sugli altri mercati, in leggera flessione l’oro. Il contratto futures con scadenza febbraio e’ arretrato di 60 centesimi a quota $558.10 all’oncia. In lieve calo l’euro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York, il cambio nei confronti del dollaro e’ a quota 1.2190. In ribasso, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ cresciuto a 4.39% dal 4.36 di lunedi’.