Da piccolo atelier di corsetteria ad azienda leader nel settore del lusso: storia del brand che da più di sessantacinque anni interpreta la bellezza femminile
A cura di Francesca Gastaldi
“Il mestiere di creare bellezza”, così Ada Masotti, fondatrice di La Perla, amava definire la sua professione. La sua storia iniziò nel 1954, quando Ada intraprese il percorso che la portò ad aprire a Bologna, città celebre per i suoi setifici e per la lunga tradizione tessile, il primo atelier di corsetteria affiancata soltanto da un operaio, dal marito Tonino e dal figlio Alberto.
Le mani di Ada Masotti, soprannominata ‘Forbice d’oro’ per le sue impeccabili capacità, crearono i primi capi di lingerie, piccoli capolavori artigianali che la fondatrice era solita custodire in una trousse di velluto, simile a quelle tradizionalmente utilizzate per i gioielli. Nacque così il nome del brand ‘La Perla’, ispirato alla forma armoniosa e leggera del gioiello più prezioso.
Parigina in raso di seta con ricami rifiniti da un doppio frastaglio eseguito a mano, collezione La Perla Maison
Il piccolo laboratorio artigianale cominciò a imporsi sul mercato fino a diventare, negli anni ‘80, un brand di fama mondiale. A consacrarlo al successo non è stata solo la maestria tecnica della sua fondatrice, ma anche la volontà di rendere omaggio alla bellezza femminile con capi dalle forme sinuose in grado di valorizzare il corpo di ogni donna.
Dal primo reggiseno in cotone e pizzo, creato alla fine degli anni ‘50, ai body best seller assoluti nelle collezioni degli anni ‘80, fino all’esordio dell’iconico reggiseno Dalia Bra, La Perla ha da sempre interpretato i canoni estetici femminili con uno sguardo alle mode del momento senza mai tradire la sua essenza, legata alla visione di una femminilità senza tempo. Dopo più di sessantacinque anni, la visione della fondatrice rimane al centro della filosofia del brand e della sua produzione di lingerie, costumi da bagno e abbigliamento da notte di altissima qualità artigianale.
Tra le linee più celebri vi è la collezione Maison. Lavorata a mano nell’atelier di Bologna è realizzata in raso di seta italiano di Como e rifinita artigianalmente con l’antica tecnica del frastaglio fiorentino, espressione più autentica dello spirito del marchio, la collezione ha festeggiato quest’anno i suoi 25 anni con il lancio di Maison Rainbow e Maison Metallic. Le linee di lingerie e nightwear sono caratterizzate da capi lussuosi ed essenziali e conciliano l’approccio moderno e comodo del vestire alla maestria artigianale italiana: tra le novità, lo scorso agosto, si è aggiunta la prima collezione di washable silk Dreamcatcher e recentemente anche il nuovo shapewear Maison Contouring.
L’atelier di La Perla a Bologna, 1960
Ricamo Connelly, macramè e pizzo Leavers (dal nome del telaio inglese dell’800 tutt’ora utilizzato per la sua realizzazione) sono alcune delle piè raffinate lavorazioni, tramandate di generazione in generazione, che hanno contribuito ad accrescere il fascino della lingerie La Perla, amata da star internazionali come Cher, Grace Jones e Beyoncé. Le creazioni del marchio sono state spesso protagoniste di memorabili apparizioni cinematografiche: da Halle Berry nella famosa scena sulla spiaggia del film di James Bond Die Another Day, a Nicole Kidman in Big Little Lies, fino a Margot Robbie in Wolf of Wall Street, sono molte le attrici che hanno reso omaggio alla sensualità evocativa del brand.
Tra i progetti futuri dell’azienda c’è una partnership d’eccezione: il brand ha infatti da poco annunciato la collaborazione con la casa di moda Ralph & Russo, insieme alla quale lancerà due capsule collection di costumi e abbigliamento da spiaggia. Alla base del sodalizio, la comune visione dei marchi, entrambi fondati da donne ed entrambi accomunati dalla volontà di realizzare collezioni capaci di dare risalto al corpo femminile.
Camicia da notte in seta con dettagli in pizzo Leavers, collezione Fall in Love e reggiseno e shorts in tulle stretch, collezione Maison Contouring
Sempre quest’anno, il marchio ha rilanciato un’edizione limitata della fragranza 1986 creata dal profumiere Pierre Wrgnye: una miscela con note di testa fresche e speziate, una composizione sofisticata e potente per una donna sensuale e sfaccettata. La fragranza è racchiusa nella bottiglia originale del 1986, firmata dal designer Pierre Dinand e ispirata alle curve armoniose del décolleté. Oggi il facone riprende le stesse linee, rivisitate in oro e impreziosite da una stampa in pizzo Petit Macramé avorio, un dettaglio molto apprezzato dalla fondatrice. Per le festività natalizie infine, La Perla ha collaborato con il beauty brand parigino La Bouche Rouge per il lancio di quattro set di rossetti, disponibili sul sito e-commerce di La Perla e presso selezionati flagship store.
Quotato in borsa dallo scorso settembre come La Perla Fashion Holding N.V, il gruppo oggi conta più di 1.100 collaboratori in tutto il mondo, con più di 70 punti vendita su scala globale, tra boutique, grandi magazzini, e-commerce e flagship store, oltre a più di 200 clienti wholesale del calibro di Net- a-Porter, Matches, Saks e Neiman Marcus. Cuore pulsante del marchio resta ancora la città di Bologna, dove si concentra la maggior parte delle attività di design, ricerca e sviluppo.
Da questa città, dove tutto ha avuto inizio, progetti e tessuti vengono inviati negli atelier in Italia e in Europa ed è sempre qui che hanno ritorno i prodotti finiti. L’atelier bolognese di La Perla è oggi uno degli esempi più illustri di eccellenza artigianale, un luogo dove le tecniche di lavorazione d’autore introdotte da Ada Masotti continuano a essere testimonianza illustre del savoir-faire italiano.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di dicembre del magazine Wall Street Italia