Borsa Tokyo chiude ultima seduta dell’anno col segno meno
Borsa di Tokyo ha chiuso l’ultima seduta del 2020 col segno meno. Nel finale, l’indice Nikkei ha segnato 27.444,17 punti, un calo dello 0,45% rispetto al giorno precedente ma un balzo del 16% nel complesso dell’anno.
L’indice Topix è sceso dello 0,8% a 1.804,68 punti (+4,8% su un anno).
Nel corso del 2020 un vertiginoso crollo a febbraio-marzo ha colpito per la prima volta il Nikkei fino a registrare un -30% rispetto a fine 2019; poi si e’ ripreso, tornando a massimi senza precedenti da 30 anni.
Breaking news
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.