L’anno del grande ritorno del Bitcoin, il 2020 segnato dalla pandemia e dalle politiche monetarie ultraespansive, ha portato la criptovaluta per eccellenza sulla soglia dei 30mila dollari con una performance del 300%.
E’ bastato aspettare il 2 gennaio per superare anche quel traguardo: al momento (4 gennaio) il Bitcoin viaggia a quota 31.879 dollari.
Il Bitcoin viene da molti considerato come una riserva di valore paragonabile all’oro, motivo per il quale l’incertezza del Covid-19 avrebbe favorito il superamento dei massimi storici segnati nel 2017. L’oro, quello vero, ha portato a termine il miglior anno dal 2010, ma la sua performance non è minimamente paragonabile a quella del Bitcoin: +25%.
Bitcoin, l’influenza degli investitori istituzionali
Cosa c’è veramente alla base della spettacolare fiammata del Bitcoin? Secondo il responsabile per la ricerca sulle criptovalute di PwC, Henri Arslanian, la risposta va cercata nell’ingresso deciso di alcuni investitori istituzionali.
“Quando si guarda a questo rally del Bitcoin negli ultimi mesi, in realtà, individuiamo due grandi elementi che lo guidano. Uno è l’ingresso continuo di attori istituzionali “, ha detto Arslanian a Cnbc, e l’altro sarebbe il timore di perdersi le opportunità del rialzo – un fattore tipico nei fenomeni di bolla finanziaria. Comprare Bitcoin, ha aggiunto l’analista, non è mai stato tanto facile come oggi – e molte più persone rispetto al passato dispongono di account presso gli exchange che permettono di vendere e comprare criptovalute.
Gli investitori più in vista, fra quelli che hanno appoggiato il Bitcoin nell’ultimo anno, sono Paul Tudor Jones e Stanley Druckenmiller, che hanno definito di questo asset come uno strumento utile per bilanciare il rischio-inflazione (ancora una volta, si profila il parallelo con l’oro).
A questi primi avalli si sono aggiunte anche le decisioni di società come PayPal e Fidelity, che hanno annunciato l’integrazione del Bitcoin all’interno dei propri servizi.
“Con questi due grandi elementi”, la crescita dell’interesse degli investitori istituzionali e la paura di perdere il rally, “c’è molto slancio nello spazio” del Bitcoin, e per i mercati delle criptovalute ha concluso Arslanian.