Una tra le banche più redditizie d’Europa, la finlandese Bank of Åland Plc (Ålandsbanken Abp) ha approvato la distribuzione di un dividendo complessivo di 1 euro per azione per l’esercizio 2019 per oggi martedì 5 gennaio 2021. Il dividendo sarà messo poi in pagamento martedì 12 gennaio 2021. Una decisione che viola le decisioni prudenziali introdotte nei mesi scorsi dalla Bce e dalle autorità di vigilanza nazionali relative al divieto di remunerare gli azionisti con la distribuzione degli utili.
A causa della pandemia COVID-19, il 28 marzo 2020 l’Autorità di vigilanza finanziaria finlandese (FIN-FSA) ha raccomandato alle piccole banche di astenersi dall’approvare la distribuzione dei dividendi prima del 1° ottobre 2020. Il 29 luglio 2020 la FIN-FSA ha annunciato l’estensione della raccomandazione di non prendere decisioni vincolanti sulla distribuzione dei dividendi prima del 1° gennaio 2021.
La Banca di Åland ha obbedito a queste raccomandazioni non vincolanti. Il 18 dicembre la FIN-FSA ha emesso poi una nuova raccomandazione non vincolante che in pratica estende ulteriormente la limitazione dei dividendi o dei riacquisti di azioni fino al 30 settembre 2021 ma la Bank of Åland Plc stavolta ha scelto di non seguire questa raccomandazione. Gli utili della Banca per l’esercizio finanziario 2019 sono stati i più alti della sua storia centenaria e le previsioni per l’esercizio finanziario 2020 indicano un utile operativo netto migliore rispetto a quello registrato nel 2019, pari a 33,2 milioni di euro.
Alandsbanken ignora raccomandazione Bce
La banca ha così ignorato non solo le raccomandazioni dell’autorità finanziaria finlandese ma anche della Banca centrale europea che ha chiesto alle 113 banche dell’area euro su cui vigila di usare “estrema prudenza” su dividendi e buyback di azioni oltre che sulla politica delle retribuzioni variabili.
Così l’istituto centrale guidato da Christine Lagarde ha così imposto di evitare o limitare la distribuzione di dividendi fino al 30 settembre 2021, con un limite fissato al 15% degli utili cumulati 2019-2020 e di un massimo di 20 punti base di capitale Cet1. Le banche che intendano conferire dividendi o riacquistare azioni proprie devono inoltre essere dotate di “redditività e solido profilo patrimoniale”, ha precisato l’Istituto centrale precisando che le “banche dovrebbero astenersi dalla distribuzione provvisoria dei dividendi a valere sull’ utile del 2021″.