Economia

Calendario Borsa Italiana 2021: ecco quali sono le giornate di chiusura

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Come gli altri principali mercati finanziari mondiali, anche Borsa Italiana osserva dei turni di riposo in alcune giornate specifiche e rimane aperta in altri giorni festivi. Ecco il calendario Borsa Italiana delle chiusure del 2021.

Calendario Borsa Italiana 2021

Per l’anno 2021, Borsa Italiana propone per i propri mercati le seguenti giornate di chiusura:

  • tutti i sabati;
  • tutte le domeniche;
  • venerdì 1 gennaio (Capodanno);
  • venerdì 2 aprile (Venerdì Santo);
  • lunedì 5 aprile (Lunedì dell’Angelo);
  • venerdì 24 dicembre (Vigilia di Natale)
  • venerdì 31 dicembre (San Silvestro);

nonché, limitatamente al sistema multilaterale di negoziazione denominato Borsa Italiana Equity MTF, Segmento After Hours, nelle seguenti sedute:

  • lunedì 4, martedì 5, mercoledì 6, giovedì 7 e venerdì 8 gennaio;
  • giovedì 1 e venerdì 30 aprile;
  • mercoledì 2 giugno;
  • lunedì 2, martedì 3, mercoledì 4, giovedì 5, venerdì 6, lunedì 9, martedì 10, mercoledì 11, giovedì 12, venerdì 13, lunedì 16, martedì 17, mercoledì 18, giovedì 19, venerdì 20, lunedì 23, martedì 24, mercoledì 25, giovedì 26, venerdì 27, lunedì 30 e martedì 31 agosto;
  • lunedì 1 novembre;
  • lunedì 6, martedì 7, mercoledì 8, giovedì 23, lunedì 27, martedì 28, mercoledì 29 e giovedì 30 dicembre.

 

Scambi in crescita del 9,6%

Nel corso del 2020 gli scambi di azioni a Piazza Affari hanno registrato una media giornaliera di 2,4 miliardi di euro (+9,6% rispetto all’anno 2019) per oltre 346.000 contratti giornalieri (+35,8%).
“Complessivamente sono stati scambiati oltre 87 milioni di contratti e un controvalore di oltre 602 miliardi di euro”, ha fatto sapere Borsa Italiana, “il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 12 marzo 2020 con il record storico di 935.909 contratti scambiati e un controvalore che ha superato i 6 miliardi di euro”.
La medaglia d’oro come titolo azionario più scambiato nel 2020 se l’è aggiudicata Intesa Sanpaolo, con un controvalore totale di 65,9 miliardi di euro con poco meno di 6 milioni di contratti.