Commercio in rosso con la seconda ondata Covid: boom dell’e-commerce
A novembre, la seconda ondata di contagi da Coronavirus ha chiuso del tutto oltre 190mila negozi nelle regioni rosse, a cui si sono aggiunte altre 68 mila attività in Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna cui è stato imposto lo stop di domenica e almeno altri 50mila negozi nelle gallerie commerciali per cui il divieto di apertura, invece, è stato esteso a tutto il weekend. Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta i dati sul commercio al dettaglio di novembre diffusi oggi da Istat.
Dati che, afferma il Codacons, attestano in modo inequivocabile lo strapotere dell’e-commerce e le profonde modifiche prodotte dal Covid alle abitudini di acquisto dei cittadini.
“A novembre, grazie anche alla spinta delle promozioni legate al Black Friday, si registra un vero e proprio boom per il commercio elettronico, le cui vendite crescono del +50,2% su base annua – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un trend esploso negli ultimi mesi, anche a causa dell’emergenza sanitaria e delle misure adottate dal Governo che hanno modificato profondamente le abitudini di acquisto dei consumatori, spingendo una consistente fetta di cittadini a comprare sul web”.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.